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Coronavirus, a Teramo saturo il reparto di malattie infettive. La Asl invita alla responsabilità

Coronavirus, a Teramo saturo il reparto di malattie infettive. La Asl invita alla responsabilità

TERAMO, 21 settembre – Un appello accorato alla responsabilità personale, quello lanciato oggi in conferenza stampa dal dottor Pierluigi Tarquini, responsabile di Malattie infettive all’ospedale di Teramo, dal direttore generale Maurizio Di Giosia e dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, che dati alla mano hanno evidenziato come l’attuale situazione della provincia di Teramo in termini di emergenza Covid desti grande preoccupazione.  Tanto che se Di Giosia ha evidenziato  “un aumento di  focolai di cui molti associati ad attività ricreative, con un ulteriore aumento della trasmissione in ambito familiare domestico, che rappresentano il 73 per cento dei casi”, Tarquini ha  parlato senza mezzi termini di “seconda ondata” per la provincia di Teramo. “Se è un’ondina, o un’ondata – ha detto – lo vedremo nelle prossime settimane”.

I dati, infatti, fanno registrare un netto aumento dei contagi, soprattutto lungo la costa.

“Il reparto di Malattie infettive si è di nuovo riempito per una recrudescenza di contagi da Coronavirus che, negli ultimi giorni, sta decisamente crescendo – ha sottolineato Tarquini – Al momento ci sono 12 pazienti ricoverati, tutti con polmonite, ma se nei giorni scorsi i contagi erano riconducibili a cluster familiari e contatti avvenuti in occasione di feste e incontri, stanno crescendo i pazienti che non hanno davvero idea di come abbiano potuto contrarre la malattia.  Questo vuol dire che il virus sta circolando in maniera importante, soprattutto sulla costa teramana, e che con ogni probabilità ci sono molti soggetti asintomatici in grado di contagiare coloro con cui vengono a contatto.
E’ fondamentale, in questo momento in cui non è certo possibile pensare ad un nuovo lockdown, appellarsi alla responsabilità che ognuno di noi deve avere nel contatto con gli altri. Indossare la mascherina, rispettare le distanze e, se possibile, applicare la “regola del 6”, al momento operativa in Gran Bretagna, cioè quella di non soggiornare in luoghi chiusi in gruppi più ampi di 6 persone. Credo che le autorità debbano comunque intensificare i controlli e sanzionare i comportamenti scorretti cui al momento assistiamo, dettati probabilmente dal rilassamento estivo che ha colto un po’ tutti. E’ ora di tornare, dunque, ad una maggiore responsabilità sia verso se stessi che verso gli altri”.

Ad esprimere la propria preoccupazione anche il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto che oltre a rivolgere lo stesso appello ai cittadini ha chiesto un lavoro sinergico tra tutte le istituzioni territoriali, ma anche nazionali, “perché è impensabile che possa essere un singolo Comune ad affrontare un problema diffuso”.  D’Alberto, proprio al fine di coinvolgere i suoi colleghi, ha annunciato una imminente convocazione del comitato ristretto dei sindaci per studiare strategie comuni per arginare i nuovi contagi.

“Ho già parlato con gli assessori di riferimento per intensificare i controlli e le misure di vigilanza sul rispetto delle normative anti-Covid – ha dichiarato D’Alberto – e affronterò questa questione anche all’interno del comitato dei sindaci. Però dobbiamo essere chiari on le regole che abbiamo oggi  se non  c’è contestualmente da parte dei cittadini senso di responsabilità la risposta non potrà che essere insoddisfacente. In questa fare dobbiamo sentirci tutti responsabili, anche perché siamo in prossimità dell’apertura dell’anno scolastico e se dovessero aumentare i contagi sarà difficile che venga garantita la continuità dell’attività didattica. In caso di necessità sono pronto ad adottare ulteriori misure, ma queste ultime per essere efficaci dovranno essere adottate in maniera comune a livello provinciale e non solo. Come Anci siamo pronti a far sentire la nostra voce”.

Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche il  direttore generale Maurizio Di Giosia che ha riferito di aver riaperto ai pazienti Covid l’unità operativa di pneumologia che, al momento, ospita già 3 dei 12 ricoverati al Mazzini, ai quali bisogna aggiungere altre 5 persone Covid positive, ricoverate presso la Rsa di Bivio Bellocchio a Giulianova.

“I dati confermano l’opportunità di mantenere le attuali misure di prevenzione e controllo – ha detto Di Giosia – e bisogna essere pronti all’attivazione di ulteriori interventi in caso di ulteriore peggioramento della situazione. Per questo si raccomanda alla popolazione di prestare attenzione al rischio di contrarre l’infezione in situazioni di particolare affollamento e in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate e durante la permanenza in Paesi o aree con una più alta circolazione del virus”. Tra le raccomandazione più importanti quella di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, soprattutto in vista della compresenza del Covid-19. Come sottolineato da Tarquini la vaccinazione anti influenzale, infatti, “non solo è utile a poter distinguere tra le due infezioni, ma anche un recente studio scientifico ha dimostrato come i virus influenzali facilitino l’ingresso del coronavirus nei polmoni, aumentando il numero dei recettori con cui il Covid si può legare”.

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