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Coronavirus, Biondi: “Limitare le attività di bar e ristoranti non è la soluzione”

Coronavirus, Biondi: “Limitare le attività di bar e ristoranti non è la soluzione”

L’AQUILA, 25 ottobre – “Limitare in maniera così drastica le attività di somministrazione, bar e ristoranti con chiusure alle 18, vietare in maniera completa tutte quelle attività ritenute “non necessarie” – e su questo dissento categoricamente – come teatro, cinema o concerti, non è la soluzione alla diffusione del contagio. Soprattutto perché sia le prime che le seconde hanno dovuto fare i conti con una pesante rivoluzione nel modo di programmare e lavorare che, forse, è costata più che ad altri”. A dichiararlo è il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.

“Una rivoluzione degli spazi, una rivoluzione dei servizi, persino una rivoluzione nelle rappresentazioni che consentono una fruizione composta e sicura – continua Biondi – di contro, si priva il nostro Paese di qualcosa che si chiama “cura dell’anima”, che non può essere considerata “superflua” e che, se non applicata, ci condurrà a un accartocciamento fisico e psichico, per i danni morali ed economici che saremo costretti a subire. E difficilmente a superare. Anche quando il coronavirus sarà finalmente debellato”.

Biondi, nell’evidenziare come il territorio aquilano anche davanti alla pandemia abbia dato prova di  “grande dignità e consapevolezza”, resistendo all’urto, aggiunge per  come “la grande confusione, l’utilizzo frenetico delle definizioni spesso inappropriate e lanciate nel mare magnum del tentacolare sistema informativo, ha indubbiamente fatto presa nella popolazione aquilana, causandole un sentimento di autoisolamento, che ha svuotato piazze, strade, locali e attività commerciali. Il momento, dunque, è realmente complesso: per la salute delle persone più fragili, per le paure intime che possono generare comportamenti irrazionali, per le nostre imprese e le nostre realtà culturali che vivono di socialità”.

Se boccia le chiusure Biondi evidenzia come le misure da adottare siano quelle volte ad  alleggerire il carico sui mezzi di trasporto e sul sistema scolastico e ricorda come il Comune dell’Aquila, già da ieri, abbia  disposto la didattica integrata per gli ultimi tre anni delle scuole superiori p”roprio per far respirare le nostre strutture sanitarie, alle prese col tracciamento dei contatti, e maggiori controlli all’uscita di scuola” .

“Ben venga la tutela delle fasce di popolazione più fragili: penso alla stretta sulle regole di ingresso del nostro centro servizi anziani, alle nuove azioni di assistenza che stiamo programmando in questi giorni e all’implementazione del sito vincilvirus.it per informare sulle attività che svolgono servizi a domicilio – conclude il primo cittadino – ben venga la scrupolosa osservanza della distanza interpersonale, dell’utilizzo della mascherina e dell’igiene personale. Ma limitare in maniera così drastica le attività di somministrazione, vietare in maniera completa tutte quelle attività ritenute “non necessarie” come teatro, cinema o concerti, non è la soluzione alla diffusione del contagio”.

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