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Coronavirus in Abruzzo, l’assessore: “Nessun caso, evitare psicosi. Scuole regolarmente aperte”

Coronavirus in Abruzzo, l’assessore: “Nessun caso, evitare psicosi. Scuole regolarmente aperte”

PESCARA, 26 febbraio – “No assoluto alla psicosi e all’ansia. La Regione Abruzzo, anche se si dovesse presentare un caso positivo, è pronta perché siamo in grado di capire l’iter e la provenienza del paziente grazie al triage che è stato attivato e questo è importante”. Così l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, lasciando la Prefettura di Pescara, dove si è svolto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto per fare il punto sull’emergenza Coronavirus. L’assessore ribadisce inoltre che uffici pubblici e scuole restano regolarmente aperti. Intanto si attende l’esito dei diversi tamponi eseguiti ieri: i risultati dovrebbero arrivare nel pomeriggio. 

Ribadendo che in Abruzzo non ci sono casi positivi, Verì rinnova l’invito a chiunque avesse sintomi o sospetti: “non andate in pronto soccorso, ma contattate il 118 o i numeri dedicati così da poter seguire il percorso dedicato previsto dal protocollo”. L’assessore annuncia poi che si sta lavorando per arrivare un numero unico regionale dedicato al Covid-19, che potrebbe essere attivo già nelle prossime ore.

“Non ci sono limitazioni alla mobilità dei cittadini di altre regioni in Abruzzo – prosegue Verì – Nei decreti del ministero non c’è ancora il nome della nostra regione, che può svolgere le sue attività in modo normale, e ci auguriamo che non ci sia”.

I sindaci, nel corso della riunione, hanno infatti rappresentato le loro preoccupazioni ed hanno chiesto chiarimenti su come comportarsi, ad esempio in caso di arrivo negli hotel di persone provenienti da altre regioni, comprese quelle delle zone rosse, oltre a informazioni sulle procedure di igiene nei locali.

“Ad ora – aggiunge Verì – non c’è alcun caso per cui seguiamo in maniera ben precisa le linee mandate da Roma che il ministero ci detta. Faremo delle ordinanze, ma in termini sanitari è ancora valida e fondamentale la circolare che il dipartimento della Salute ha inviato nei giorni scorsi”.

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