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Covid-19, ad Atri il terzo presidio Covid della Provincia. Sarà realizzato nell’ala est dell’ospedale

Covid-19, ad Atri il terzo presidio Covid della Provincia. Sarà realizzato nell’ala est dell’ospedale

TERAMO, 26 ottobre – Parte dell’ala est dell’ospedale di Atri sarà destinata ad ospitare pazienti Covid, in ausilio all’apposita struttura allestita al Mazzini e alla ex Rsa di bivio Bellocchio a Giulianova.  A stabilirlo, questa mattina è stata l’unità di crisi della Asl di Teramo, approvando una proposta condivisa tra il Comune di Atri e la direzione aziendale.

In particolare ad Atri saranno recuperati 40 posti Covidi di terapia non intensiva, in un’ala che sarà completamente separata dall’altra ala con ingressi e percorsi distinti, garantendo il totale isolamento l’una dall’altra. Per consentire i lavori di adeguamento nei prossimi giorni, e comunque duramnte l’esecuzione dell’intervento, il centro di salute mentale verrà spostato nei locali del Comune di Atri.

“Questa proposta – commenta il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti – è stata condivisa proprio per rispondere nuovamente a quella che è un’emergenza nazionale, ma senza interrompere la cura di tutte le altre patologie, come più volte ho ribadito e sollecitato. L’esigenza delle comunità di cui il San Liberatore è bacino è quella che non vengano fermate le altre prestazioni, considerando che il nostro ospedale è quello che ne offre di più tra quelli periferici e che le altre patologie, a seguito ai ritardi dovuti alla prima fase dell’emergenza, in tutti i nosocomi purtroppo, sono aumentate e si sono aggravate”.

Il personale sanitario da destinare al presidio Covid di Atri sarà reperito mediante contratti co.co.co per quanto riguarda i medici, mentre gli infermieri e gli Oss saranno reperiti da tutti i presidi mediante accorpamento di tutte le chirurgie aziendali.

“Si auspica naturalmente che non si inizi dall’accorpamento delle chirurgie atriane che, come detto, oggi continuano a essere quelle che offrono il maggior numero di prestazioni di tutti i presidi periferici e anche perché è opportuno che tutti i presidi facciano la loro parte – conclude Ferretti – voglio rassicurare i cittadini sul fatto che i posti che saranno destinati ai pazienti Covid si trovano in un’ala completamente distinta da quella dedicata alla normale vita ospedaliera. Possiamo considerare le due zone del nostro nosocomio come due fortezze in termini di sicurezza, ci saranno percorsi separati da divisori, con corridoi distinti, ascensori separati e non vi sarà nessuna intersezione. Anche il servizio di radiologia per i pazienti Covid sarà separato, ci sarà infatti una Tac esterna con medici appositamente dedicati. In sintesi sarà come avere due ospedali completamente distinti l’uno dall’altro”.

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