Covid-19: criticità sull’esecuzione dei tamponi per le scuole. A Teramo agevolazioni sulle rette dei nidi
TERAMO, 26 ottobre – Tempi troppo lunghi per l’effettuazione dei tamponi e carenza di organici. Sono le due criticità che le scuole teramane si stanno trovando ad affrontare a un mese dalla riapertura (un mese e mezzo per quanto riguarda i nidi). E’ quanto emerso in una riunione che ha visto attorno al tavolo il Comune di Teramo e i dirigenti scolastici, convocata dall’assessore alla pubblica istruzione Andrea Core per fare il punto della situazione.
“Per quanto riguarda i tamponi la tempistica con cui vengono svolti e con cui vengono resi noti i risultati non è compatibile con un’attività quotidiana come quella scolastica – sottolinea l’assessore – e questo sia per quanto concerne i bimbi sia per quanto concerne i docenti. Con i primi malanni di stagione c’è una richiesta quasi quotidiana di tamponi e si rischia di bloccare l’attività didattica, anche alla luce del fatto che la Dad è prevista solo per le superiori”.
Ad aggravare la situazione c’è anche la questione degli organici.
“Nel tempo che intercorre tra la richiesta, l’effettuazione dei tamponi e la comunicazione dell’esito, e nei casi di positività anche la guarigione, il personale va sostituito – continua Core – ma per l’organico aggiuntivo che c’è stato dato a inizio anno non è prevista la sostituzione e questo, attualmente, ci crea problemi. Per questo in settimana faremo una riunione con i dirigenti scolastici, l’amministrazione comunale, la Asl e l’ufficio scolastico provinciale in quanto serve un protocollo chiaro”. Sul tavolo anche la richiesta, ancora una volta, dei tamponi rapidi per studenti e insegnanti.
“Il tema delle scuole è uno di quelli che ieri ho sottoposto al presidente Marsilio – dichiara il sindaco Gianguido D’Alberto – evidenziando come serva un adeguamento del protocollo e che ci sia un filtro a monte per sgravare il Siesp da tutta una serie di attività e chiedendo nuovamente che si acceleri sui tamponi rapidi. Per quanto riguarda la Dad al 100 per cento alle superiori mia auguro che si tratti di un provvedimento limitato nel tempo e volto a consentire di programmare i trasporti, altrimenti si tratterebbe di una resa”.
Intanto, a fronte del fatto che le criticità legate ai tamponi stanno interessando anche i nidi, creando forti difficoltà di organizzazione delle famiglie, e della forte crisi economia legata al Covid, il Comune ha deciso di adottare due provvedimenti di natura sociale rivolti alle famiglie dei più piccoli. Ad annunciarli l’assessore alla pubblica istruzione Andrea Core.
“Per quanto riguarda il primo provvedimento abbiamo deciso di scomputare interamente dalla retta che pagano le famiglie tutti i giorni che passano dalla richiesta di un tampone per i bambini sospetti Covid alla loro riammissione a scuola – spiega Core – scalando quegli stessi giorni dalle mensilità successive. In questo modo i genitori pagheranno soloi giorni di reale fruzione del servizio da parte dei figli”.
Il secondo provvedimento, invece, che interesserà ben 50 famiglie sulle 170 che mandano i bimbi al nido, riguarda los tanziamento di voucher per i nidi per le famiglie con redditi bassi.
“Tutte le famiglie che hanno un reddito Isee inferiore ai dieci mila euro riceveranno in questi giorni una lettera da parte del Comune e un buono di riduzione della retta – continua Core – che sarà pari a 250 euro per le famiglie con reddito sotto gli 8mila euro di 100 euro per le famiglie con reddito sotto i 10mila euro. Per queste famiglie, in basi ai casi, lo sconto avrà un valore che va da uno sconto di due a uno di quattro mesi di retta. Si tratta di una misura sociale che abbiamo voltuo fortemente per non scaricare sui più piccoli e le loro famiglie il costo ulteriore di questa pandemia”.