Covid, Abruzzo in zona rossa: che cos’è il Gruppo tecnico scientifico e chi ne fa parte
PESCARA, 19 novembre – Il passaggio dell’Abruzzo da zona ‘arancione’ a zona ‘rossa’ ha generato caos e confusione su competenze e ruoli degli organismi chiamati a dare indicazioni alla politica. In Abruzzo esistono il Comitato Tecnico Scientifico (Cts) ed il Gruppo Tecnico-Scientifico Regionale (Gtsr) e sono due cose ben diverse: il primo ha l’obiettivo di favorire il rilancio economico del territorio; il secondo, esistente già da marzo, ha invece competenze in materia sanitaria. Ad indicare al governatore Marsilio la necessità di maggiori restrizioni è stato il Gtsr, di cui fanno parte medici, infettivologi, virologi e, più in generale, soggetti che operano in ambito salute. La questione – a volte in modo strumentale – ha generato non poche polemiche: tante, soprattutto sui social, le critiche di utenti che contestano il fatto che ad indicare la necessità di misure più rigide siano “economisti e avvocati”. Ma così non è: economisti e avvocati fanno parte del Cts, che nulla ha a che vedere con il passaggio in zona rossa.
IL GRUPPO TECNICO SCIENTIFICO ABRUZZO: COS’È E CHI NE FA PARTE
Il Gruppo Tecnico-Scientifico Regionale (Gtsr) esiste addirittura da marzo, cioè dalle prime fasi dell’emergenza coronavirus. E’ stato istituito con delibera di Giunta Regionale, la numero 139 dell’11 marzo 2020, “ravvisata l’opportunità – stante il peculiare momento emergenziale in essere su tutto il territorio nazionale e la necessità di garantire alla popolazione un’azione di prevenzione, contenimento e gestione che veda la completa sinergia delle professionalità tecniche, scientifiche ed amministrative a vario titolo coinvolte – di fornire all’assessorato alla salute ed al dipartimento Sanità un supporto tecnico scientifico per la valutazione e la risoluzione delle criticità occorrenti in ragione dell’emergenza Covid-2019”, si legge nel provvedimento dell’Esecutivo regionale.
Il Gruppo, si legge ancora nella delibera, “eserciterà funzioni consultive, in ragione delle competenze tecnico-scientifiche dello stesso”. A coordinarlo è il direttore del dipartimento Sanità della Regione, Claudio D’Amario. Del Gruppo Tecnico-Scientifico Regionale (Gtsr) fanno parte, tra l’altro, lo stesso D’Amario, il direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale (Aser), il dirigente del servizio Prevenzione e tutela sanitaria della Regione, Franco Caracciolo, il Referente Sanitario Regionale per le Emergenze, Alberto Albani, il direttore dell’Unità operativa di Microbiologia e Virologia clinica dell’ospedale di Pescara (cioè il laboratorio di Pescara, struttura a valenza regionale), Paolo Fazii, i referenti delle Malattie infettive e rianimatori delle quattro Asl (uno per ogni azienda sanitaria, tra cui l’infettivologo Giustino Parruti), il responsabile del Centro regionale sangue, referenti dell’Ordine dei medici, dell’Ordine delle Professioni infermieristiche dell’Ordine dei Farmacisti e dell’Ordine degli Psicologi.
I componenti del Gtsr, che non percepiscono alcun compenso, neanche a titolo di rimborso spese, hanno dunque tutte le competenze per esprimersi sulla materia e sono stati chiamati a far parte dell’organismo consultivo proprio per dare suggerimenti alle istituzioni. E’ stato il Gruppo Tecnico-Scientifico Regionale (Gtsr), infatti, in virtù delle funzioni consultive che esercita, ad indicare alla Regione Abruzzo, dopo la riunione di domenica pomeriggio – alla luce dei preoccupanti dati su contagi e situazione negli ospedali – la necessità di introdurre misure più rigide. Indicazione che poi ha portato all’ordinanza di lunedì sera con cui Marsilio ha stabilito il passaggio a ‘zona rossa’.
IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Altra cosa è il Comitato tecnico scientifico (Cts) della Regione Abruzzo, istituito ad aprile con legge regionale n.9 del 2020 dal titolo “Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Si tratta di un organo consultivo che ha il compito di presentare alla Giunta e al Consiglio regionale proposte per fronteggiare l’emergenza socio-economica legata alla pandemia.
E’ composto da dieci esperti in materia economica, fiscale, giuridica con approfondita conoscenza del tessuto produttivo regionale: Benigno D’Orazio (presidente), Donatella D’Amico (vicepresidente), Daniele Giangiulli (segretario), Giuseppe Mauro, Christian Corsi, Vincenzo Di Baldassarre, Pasquale Marchese, Rocco Micucci, Sandro Sala e Marco Fracassi.