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Covid, in Abruzzo 4 morti e altri 509 casi: è record di contagi a Pescara e in provincia

Covid, in Abruzzo 4 morti e altri 509 casi: è record di contagi a Pescara e in provincia

PESCARA, 6 febbraio – Continuano a peggiorare i numeri dell’emergenza coronavirus in Abruzzo. Sono 509 i nuovi casi accertati nelle ultime ore. Si tratta, dopo quello di giovedì, del dato più alto dalla fine di novembre ad oggi. I numeri più elevati si registrano nel Pescarese: 303 i nuovi contagi, valore record. Di questi, 113 sono emersi solo nella città di Pescara, dove la media dell’ultima settimana è di oltre 65 contagi al giorno. Quattro i decessi in Abruzzo: il bilancio delle vittime sale a 1.502.

I nuovi casi sono emersi dall’analisi di 4.967 tamponi molecolari: è risultato positivo il 10,25% dei campioni analizzati. In aumento i ricoveri, che passano dai 501 di ieri ai 510 di oggi, con le terapie intensive che tornano ai valori della metà di dicembre.

Dei nuovi positivi, il più giovane ha 2 anni e il più anziano 90. In aumento gli attualmente positivi, che sono 326 in più, per un totale di 10.552 persone: 461 pazienti sono ricoverati in ospedale in area medica (+8) e 49 sono in terapia intensiva (+1). Gli altri 10.042 sono in isolamento domiciliare (+317). I guariti delle ultime ore sono 178, per un totale di 32.918 persone.

IMPENNATA PESCARA, MAI COSI’ TANTI CONTAGI

E’ ancora Pescara la località con più nuovi casi di coronavirus in Abruzzo. Sono ben 113 quelli accertati nelle ultime ore, uno dei dati più alti degli ultimi mesi, vicino a quello registrato giovedì (115). I contagi salgono ad oltre 200 se si considera l’area metropolitana, e cioè anche Montesilvano (62) e Spoltore (30). Arrivano addirittura a 303 considerando l’intera provincia, uno dei dati più alti di sempre. Neppure il 14 novembre, quando l’Abruzzo registrò il record di 939 casi in un giorno, il valore del Pescarese fu così alto.

Solo a Pescara città la media dell’ultima settimana è di oltre 65 contagi al giorno. Dopo il Pescarese, con numeri comunque inferiori, c’è il Chietino (+103), seguito dal Teramano (72) e dall’Aquilano (46).

Pescara e provincia, a lungo considerate il territorio più colpito del centro Sud Italia nella fase primaverile dell’emergenza, tutto sommato avevano retto bene la seconda ondata, che invece aveva martoriato le aree interne. Da alcune settimane, però, nell’area metropolitana Pescara Chieti e, più in generale, sulla costa, il virus sta circolando rapidamente.

All’origine della diffusione del contagio potrebbe esserci anche la variante inglese: gli esperti stimano che sia all’origine del 40% dei casi recenti emersi a Pescara e del 50% di quelli di Chieti.

 

 

 

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