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Covid, l’Abruzzo resta arancione. I comuni in zona rossa ‘alleggerita’ scendono a 24

Covid, l’Abruzzo resta arancione. I comuni in zona rossa ‘alleggerita’ scendono a 24

PESCARA, 26 marzo – L’ Abruzzo resta arancione per effetto del Decreto Draghi, ma per la seconda settimana consecutiva i dati emersi nel corso della riunione dell’Unità di crisi evidenziano un continuo miglioramento degli indici, a cominciare dall’Rt che è sceso a 0,87. A seguito di questo andamento sono diversi i Comuni che escono dalla zona rossa “alleggerita” disposta dal governatore, Marco Marsilio. Nell’area a maggiori restrizioni entrano, però, le località con i dati più preoccupanti. Per le scuole si conferma l’obiettivo di riaprire dopo Pasqua.

Sotto osservazione rimane la provincia dell’Aquila dove, in controtendenza rispetto al resto dell’Abruzzo, la situazione continua ad essere critica. L’andamento epidemiologico settimanale ha confermato che l’area metropolitana ha ottenuto i benefici sperati così da riuscire a eliminare le restrizioni anche nei Comuni di Montesilvano e Città Sant’Angelo a partire da lunedì prossimo. Anche in provincia dell’Aquila ci sono zone dove le misure restrittive sono state utili per bloccare l’aumento dei contagi al punto che centri come Castel di Sangro e Tagliacozzo dopo appena una settimana tornano in zona arancione a fronte dell’ingresso di Cerchio e Pescina che hanno registrato dati negativi.

“Siamo soddisfatti dell’andamento epidemiologico in Abruzzo – commenta Marsilio – che ci conferma con dati da zona gialla per la seconda settimana consecutiva. Purtroppo le notizie che arrivano dal Governo relative alla proroga della zona arancione per l’intero mese di aprile ci penalizzano fortemente. Non è che l’Abruzzo può pagare perché avendo avuto una ondata epidemica anticipata rispetto al resto dell’Italia diventa rossa quando tutti sono in zona gialla, poi siccome tutta l’Italia diventa rossa ci devono rimanere anche quelle regioni, come la nostra, che hanno superato quella fase. Le attività commerciali abruzzesi, come ristoranti e bar, per settimane hanno fatto sacrifici e se i numeri dei contagi lo consentiranno, dopo Pasqua hanno il diritto di poter tornare a lavorare nel rispetto delle regole. Se il Governo farà una proposta diversa troverà la ferma contrarietà della Regione Abruzzo”.

I 24 COMUNI SOGGETTI A MAGGIORI RESTRIZIONI

Di seguito l’elenco completo dei comuni soggetti a maggiori restrizioni. Le regole disposte dalla Regione sono diverse da quelle previste per le ‘zone rosse’ del Decreto Draghi. Tra le differenze c’è la possibilità per parrucchieri ed estetiste di rimanere aperti e quella di far visita, nel territorio comunale, una sola volta al giorno, in massimo due persone, ad amici e parenti. Il 3, 4 e 5 aprile, invece, in tutto l’Abruzzo saranno in vigore le regole della ‘zona rossa’ nazionale disposta per le festività di Pasqua.

Lentella (dalla mezzanotte del 27 marzo)
Cerchio (da lunedì)
Pescina (da lunedì)
Atessa,
Casoli,
Orsogna,
San Vito Chietino,
Castiglione Messer Marino
Collecorvino,
Moscufo,
Rosciano,
Villa Celiera,
Capitignano,
Pizzoli,
Sante Marie,
Prezza,
Pratola Peligna,
San Benedetto dei Marsi,
Celano,
Magliano Dei Marsi,
Nereto,
Colonnella,
Sant’Egidio alla Vibrata,
Sant’Omero

 

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