Covid, ordinanza del sindaco di Pescara: chiuse tutte le scuole della città
PESCARA, 6 febbraio – Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha appena firmato un’ordinanza che prevede la sospensione della didattica in presenza in tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città, dall’8 al 16 febbraio. All’origine del provvedimento, spiega il vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione, Gianni Santilli, ci sono il rapido aumento dei contagi e, soprattutto, i dati forniti oggi dalla Asl, “che non fanno pensare a nulla di buono”. Per le scuole superiori era già prevista la chiusura, dall’8 febbraio, con Dad al 100%, in tutto l’Abruzzo, per effetto di un’ordinanza regionale.
L’ordinanza impone “in via precauzionale e cautelativa, a far data dal 08/02/2021 e sino al 16/02/2021, la sospensione di tutte le attività didattiche in presenza nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di I grado del Comune di Pescara, pubbliche e private, al fine di far eseguire alle istituzioni scolastiche una sanificazione straordinaria di tutti i plessi scolastici”.
Alla base del provvedimento c’è la relazione odierna della Asl di Pescara, secondo cui “sono stati rilevati, rispetto ai dati disponibili a ieri, ulteriori contagi di alunni che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado; detta circostanza determinerebbe provvedimenti sanitari di quarantena delle rispettive classi, che vanno ad aggiungersi a quelle già numerose in quarantena”.
L’azienda sanitaria ricorda anche la pressione nell’ospedale del capoluogo adriatico, che è stato costretto a trasferire decine di pazienti in altri presidi della regione, e il fatto che la capacità delle Usca nella gestione dei pazienti in isolamento domiciliare è “in via di saturazione”. In saturazione anche l’assistenza in Day Hospital dei pazienti dimessi e quotidianamente controllati.
“Tale scenario, con riferimento alla valutazione delle ultime settimane – si legge – configura una condizione epidemiologica dell’aumento dei contagi che richiede “estrema attenzione”e, quindi, provvedimenti sanitari di prevenzione adottati in urgenza al fine del contenimento della diffusione virale da SARS CoV2. In particolare, nell’ambito del generale aumento della popolazione risultata positiva al contagio SARS CoV2 dal 1 gennaio al 4 febbraio 2021, i dati rilevati a carico dei soggetti ricompresi nella fascia di età 0-12 nello stesso periodo di osservazione, sono dimostrativi di un trend in progressiva crescita, con un numero percentuale di tamponi molecolari SARS CoV2 positivi che aumentano dal 4 % al 14 % nello stesso periodo”.
“Quindi, i dati epidemiologici attuali e dianzi rappresentati – conclude la Asl – consigliano l’adozione di un provvedimento sanitario d’urgenza, che possa ridurrei momenti di contagio dei soggetti minori ricompresi nella fascia di età 0-12 anni, con esclusione della fascia di età 0-3 anni, non interessata dal fenomeno descritto”.