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Crisi senza fine in Abruzzo, il Cresa: “La situazione resta difficile” /DATI

Crisi senza fine in Abruzzo, il Cresa: “La situazione resta difficile” /DATI

PESCARA, 6 febbraio – Nonostante lievi segnali di ripresa, nel 2016 l’economia dell’Abruzzo ha continuato a soffrire, con difficoltà soprattutto per le imprese edili e commerciali e per il mondo dell’artigianato. Il tasso di crescita delle imprese, infatti, è prossimo allo zero (+0,2%), inferiore alla media nazionale (+0,7%). Al 31 dicembre dello scorso anno si rileva uno stock di 148.161 imprese, con l’apertura di 8.327 nuove attività e la cessazione di 8.024; il saldo positivo è pari a 303 imprese. A fare il punto della situazione è il Cresa, che ha elaborato dati Infocamere-Movimprese, il Sistema informativo delle Camere di Commercio.

BENE PESCARA, MALE L’AQUILA E CHIETI

Tra le province emerge il risultato di Pescara particolarmente positivo (+0,9%) e migliore della media nazionale, segue Teramo con un tasso di crescita di +0,4% mentre L’Aquila e Chieti fanno registrare valori negativi (entrambe -0,2%). Il saldo tra imprese iscritte e cancellate è positivo a  Pescara  (+328) e  Teramo (+148)  mentre  risulta negativo a L’Aquila (-69) e Chieti (-104).

SOFFRONO COMMERCIO E EDILIZIA

Le cessazioni di impresa continuano a superare le nuove iscrizioni, con conseguenti saldi negativi, in particolare nel commercio (-802), nelle costruzioni (-445), nell’agricoltura (-365), nelle attività manifatturiere (-273) e nelle attività di alloggio e ristorazione (-276). Il dettaglio provinciale mostra che il saldo negativo delle imprese delle costruzioni risulta più grave a L’Aquila (-135), Chieti (-125) e Teramo (-108). Le imprese commerciali rilevano saldi negativi ovunque, peggiori a Chieti (-298), Pescara (-189) e L’Aquila (-179).

CRISI SENZA FINE PER L’ARTIGIANATO

Anche le imprese artigiane nel 2016 hanno visto un surplus di cancellazioni (2.466 al netto di  quelle d’ufficio) rispetto alle iscrizioni di nuove imprese (1.804) per cui il saldo è risultato negativo (-662) pervenendo a 31.386 imprese registrate al 31 dicembre 2016. Il saldo negativo è stato rilevato in tutte le province ma ha raggiunto il valore maggiore a Chieti (-267).

Tra i vari settori artigiani i saldi negativi più pesanti sono stati rilevati dalle costruzioni (-390) e dalle attività manifatturiere (-170). In particolare, le chiusure di imprese di costruzioni superano le nuove aperture in tutte le province con saldi negativi che raggiungono valori peggiori a L’Aquila (-122), Chieti (-113) e Teramo (-108).

 

IMPRESE ABRUZZESI PER SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA. Anno 2016 (saldo ass.)

IMPRESE ABRUZZESI PER SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA. Anno 2016 (saldo ass.)

 

IMPRESE ARTIGIANE ABRUZZESI PER SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA. Anno 2016 (saldo ass.)

IMPRESE ARTIGIANE ABRUZZESI PER SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA. Anno 2016 (saldo ass.)

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