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Crognaleto, il ponte di Aprati potrebbe riaprire già tra 48 ore

Crognaleto, il ponte di Aprati potrebbe riaprire già tra 48 ore

CROGNALETO, 6 novembre – Una corsa contro il tempo quella per rendere di nuovo transitabile entro 48 ore, anche se solo al traffico leggero, il ponte di Aprati, la cui chiusura per il rischio di crollo ha di fatto isolato Crognaleto e le sue principali frazioni tagliando fuori dai collegamenti con il resto della provincia ben 700 persone. Questa mattina, al termine di un sopralluogo tecnico e di una riunione del Coc in Municipio alla quale hanno partecipato il Presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino, il segretario del presidente Luciano D’Alfonso, la Protezione civile, il Genio civile, i tecnici della Provincia e tutte le autorità Comunali di Crognaleto, “si è giunti ad una soluzione che nell’immediato dia possibilità di riapertura al traffico leggero. In sintesi si faranno delle perforazioni di consolidamento sulla spalla del ponte e delle cerchiature in acciaio alle pile che hanno ricevuto il danno dal sisma, il tutto nello stretto tempo di 48 ore”.

Ad annunciarlo il sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo, per il quale la maggiore preoccupazione era per gli studenti di Crognaleto che, nel caso in cui non fosse stata trovata una soluzione, per andare a scuola avrebbero dovuto attraversare il ponte a piedi con rischi per la loro incolumità.

 “Sono contento e soddisfatto per due motivi – commenta D’Alonzo –   Da un lato la presenza istituzionale delle strutture sovracomunali che hanno lavorato per la soluzione della problematica e dimostrato attenzione per un territorio di montagna, dall’altro  l’immediata operatività che si è data alla riunione senza se e senza ma. In meno di 48 ore avremo di nuovo il ponte funzionante, se pure con la circolazione limitata ad un traffico leggero, e speriamo domani di riaprire anche la strada verso Crognaleto. Questa mattina ho visto il coordinamento tra gli enti e la soluzione dei problemi,  ho visto una Regione efficace ed una Provincia ultra operativa. Lo stesso Presidente Di Sabatino è stato sotto al ponte insieme al sottoscritto, all’impresa esecutrice e i tecnici per visionare e rincalzare l’urgenza”.

La soluzione è stata individuata dopo un sopralluogo ed un incontro in cui il primo cittadino di Crognaleto aveva ribadito come la chiusura del ponte aveva comportato l’isolamento di ben sette frazioni, compreso il centro di Crognaleto, con 700 abitanti assistiti grazie all’istituzione di un apposito presidio sanitario e di navette per garantire lo spostamento delle persone. E questo anche a fronte del fatto che la stessa SP 45 era stata chiusa per una caduta di massi. Una situazione nella quale  la via di fuga verso Altovia non poteva essere considerata una soluzione valida “visto lo stato e soprattutto l’altitudine dove la stessa è ubicata”.

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