PESCARA, 2 dicembre – Sedie vuote, truppe cammellate e poche decine di persone per la festa di chiusura della campagna referendaria del Sì. Eppure, questa sera a Pescara, il PD abruzzese ha schierato due ministri e la cantante Simona Molinari. In piazza della Repubblica, però, si sono presentate soltanto alcune decine di attivisti della Coldiretti, con tanto di berretto giallo, che non permette neanche la mimetizzazione. L’Associazione degli agricoltori – a titolo di cronaca – si è schierata ufficialmente per il Sì.

Il presidente D’Alfonso e il ministro Calenda, in sostanza, hanno parlato alla Coldiretti. Quando è salita sul palco la Molinari la situazione è perfino peggiorata, perché i berretti gialli sono andati via e la piazza si è praticamente svuotata. Dopo di lei avrebbe dovuto prendere la parola il ministro Poletti, ma in quelle condizioni si è preferito soprassedere.

Attorno a D’Alfonso e Calenda si è stretto lo stato maggiore del Pd pescarese, mentre curiosi e simpatizzanti erano da ricercare col lanternino. Eloquenti i musi lunghi del sindaco Alessandrini, del vice Del Vecchio e dei dirigenti Andrea Catena, Francesca Ciafardini e Moreno Di Pietrantonio. C’era anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che ha provato a scaldare la piazza. Tuttavia non ci è riuscito.

Tiepidi e sporadici gli applausi. Se questo è il clima pre-elettorale, per il Sì non c’è da stare allegri. Attenzione, però, perché il freddo pungente, che sta flagellando Pescara in queste ore, potrebbe avere alterato il termometro.