MONTORIO, 10 gennaio – Una voce comune quella dei sindaci interessati dall’invaso della diga di Campotosto, che questo pomeriggio si sono incontrati a Montorio per discutere delle criticità del piano regionale di emergenza dighe che interessa l’invaso. Piano che prevede tutta una serie di azioni da mettere in pratica in caso di problemi importanti che interessino la diga e rispetto al quale sono state mosse delle osservazioni che adesso verranno presentate alle Regione, in vista dell’approvazione in giunta prevista entro il 25 gennaio, e di cui una delegazione composta dal sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo e dai colleghi di Basciano Alessandro Frattaroli e di Roseto Sabatino Di Girolamo interesseranno direttamente il presidente Luciano D’Alfonso in un incontro che sperano di poter avere già nei prossimi giorni. Tra le richieste quelle che il sistema di pre-allarme sia a carico dell’ente gestore, e quindi dell’Enel.

“Sulla scorta del piano regionale i Comuni dovranno adeguare i propri strumenti – sottolinea D’Alonzo – con costi economici e strumentali rispetto ai quali abbiamo necessità di un supporto. Al riguardo chiederemo al presidente D’Alfonso di interloquire con Enel, perché riteniamo ad esempio che il sistema di pre-allarme, penso ad esempio alle sirene, sia a carico dell’ente gestore”.

Alla riunione hanno partecipato una quindicina di sindaci sui 20 invitati all’incontro, che hanno condiviso la necessità di un aiuto da parte di Regione ed ente gestore.

“Nel corso della riunione ho invitato tutti anche ad una riflessione sulla pedemontana – che potrebbe essere la via di fuga della popolazione, la via di salvaguardia di paesi che vengono isolati, così come il centro operativo misto, che adesso sta a Montorio, in quest’ottica potrebbe essere spostato a Tossicia, che sta più in alto”.