Dirty Soccer, Savona-Teramo: approda al Tribunale ligure la presunta combine
TERAMO, 25 novembre – Si sposta al Tribunale di Savona la vicenda giudiziaria che lo scorso anno costò il titolo per la serie B al Teramo Calcio. A deciderlo, stamattina, il gup del Tribunale Catanzaro Assunta Maiore, che accogliendo l’eccezione di competenza territoriale sollevata dai difensori di alcuni dei 62 imputati del filone principale dell’inchiesta Dirty Soccer ha rinviato gli atti a tredici diversi tribunali: Latina, Lucca, Genova, Pisa, Velletri, L’Aquila, Monza, Forlì, Savona, Lamezia Terme e Reggio Calabria.
A Catanzaro resterà dunque un solo capo di imputazione minore, visto che ad essere competente per l’associazione a delinquere, secondo il gup di Catanzaro, è il Tribunale di Rimini, mentre la presunta combine relativa alla partita Savona-Teramo arrriverà sul tavolo del Tribunale ligure. A rischiare il processo il patron del Teramo Luciano Campitelli, l’ex responsabile dell’area tecnica dell’Aquila calcio Ercole Di Nicola, Marcello Di Giuseppe, all’epoca ds del Teramo, Marco Barghigiani, all’epoca ds del Savona, Giuliano Pesce, allora collaboratore tecnico del Parma, e Davide Matteini, all’epoca calciatore del San Paolo Padova, tutti accusati di concorso in frode sportiva con l’accusa di aver operato per alterate il risultato della partita Savona-Teramo, che consegnò al Teramo la serie B con una giornata d’anticipo sulla fine del campionato.
L’inchiesta Dirty Soccer scattò a maggio dello scorso anno e portò all’arresto di 50 persone (70 quelle indagate in stato di libertà). Secondo la Dda di Catanzaro, infatti, sarebbero state organizzate una serie di combine di partite di calcio dei campionati di Lega Pro e Lega D nella stagione 2014-15.