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Dirty Soccer: sollevata eccezione di incompetenza territoriale, rinvio al 25 novembre

Dirty Soccer: sollevata eccezione di incompetenza territoriale, rinvio al 25 novembre

TERAMO, 4 novembre –  I 62 imputati del filone principale di Dirty Soccer, l’inchiesta che nell’estate 2015 travolse il calcio italiano costando tra l’altro al Teramo Calcio la revoca del titolo per la serie B, dovranno aspettare il 25 novembre per sapere se finiranno o meno a processo. Questa mattina, in apertura di udienza preliminare davanti al gup di Catanzaro, una parte delle difese, ha infatti presentato una nuova eccezione di incompetenza territoriale. Eccezione su cui il gup si è riservato di decidere rinviando tutto al 25 novembre, data in cui saranno incardinate anche eventuali richieste di riti alternativi.

Tra le difese che hanno avanzato l’eccezione ci sono anche quelle dell’allora ds dell’Aquila calcio Ercole Di Nicola (rappresentato dall’avvocato Libera D’Amelio) e del patron del Teramo Luciano Campitelli, che rischiano il processo insieme a Marcello Di Giuseppe (all’epoca ds del Teramo), Marco Barghigiani (all’epoca ds del Savona), Giuliano Pesce (allora collaboratore tecnico del Parma) e Davide Matteini, (all’epoca calciatore del San Paolo Padova), con l’accusa di concorso in frode sportiva. Per gli inquirenti, infatti, avrebbero operato per alterate il risultato della partita Savona-Teramo, che consegnò a quest’ultimo la serie B con una giornata d’anticipo sulla fine del campionato.

Accusa che la Procura contestava anche a Ninni Corda, all’epoca allenatore del Barletta, che ha definito la propria posizione separatamente. Ad Ercole Di Nicola, inoltre, la Procura continua a contestare l’associazione per delinquere.

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