Donna trovata morta in casa a Pescara, l’autopsia non scioglie i dubbi. Il marito sotto torchio
PESCARA, 31 maggio – Neanche l’autopsia è riuscita a sciogliere i dubbi sulla morte della donna romena, di 53 anni, trovata cadavere ieri pomeriggio, sulla porta della sua abitazione in strada Colle Orlando a Pescara. Resta da chiarire se la morte sia dovuta ad un evento traumatico accidentale o a violenza altrui. Il corpo della donna, da quanto si è appreso, presenta numerose ecchimosi in più punti ed anche al volto, incompatibili soltanto con una caduta. Ci sono, inoltre, da chiarire i tempi della morte.
I carabinieri, che indagano sulla vicenda, hanno messo torchio il compagno della donna, sempre rimasto molto vago, nel tentativo di ricostruire l’accaduto. L’uomo è indagato per maltrattamenti aggravati dalla morte, ma nei suoi confronti, al momento, non sono stati assunti provvedimenti.
L’esame autoptico è stato eseguito in mattinata nell’obitorio dell’ospedale del capoluogo adriatico. Al termine dell’accertamento, i militari dell’Arma e il sostituto procuratore hanno ascoltato in Procura il convivente della donna e stanno valutando le sue dichiarazioni.
La coppia, che viveva nella dependance di una villa in disuso, secondo quanto emerso aveva problemi con l’alcol, che contribuivano ad alimentare un clima di litigi, in una situazione di generale degrado.
Il compagno, ieri, quando è stato trovato il corpo ha accusato un malore ed è stato trasportato in ospedale. Già dall’ispezione cadaverica, ieri sera, erano emerse lesioni compatibili sia con una caduta sia con delle percosse, oltre ad ecchimosi dei giorni scorsi non ricollegabili al decesso.