Doppia carica D’Alfonso, proteste in Parlamento. All’Aquila prima udienza sul governatore-senatore
L’AQUILA, 5 luglio – Si è tenuta oggi la prima udienza del procedimento incardinato dai consiglieri regionali del M5S e altri cittadini davanti al Tribunale dell’Aquila per chiedere la decadenza di Luciano D’Alfonso da presidente della Regione Abruzzo. Nel corso dell’udienza è stata rigettata la richiesta della difesa del presidente-senatore Luciano D’Alfonso di rinvio per esame delle note depositate dal M5S in merito al ricorso per l’incompatibilità delle due cariche. L’udienza per la discussione e la decisione si terrà il 23 luglio davanti al collegio giudicante. Lo fa sapere il Movimento 5 Stelle Abruzzo. E intanto nuova protesta a Roma, dove deputati e senatori M5s hanno abbandonato i lavori di due commissioni.
“In Abruzzo, ai tempi di Luciano D’Alfonso, per far rispettare la Costituzione e far valere il diritto ad avere un Presidente a tempo pieno, i cittadini sono costretti a rivolgersi al tribunale – commenta la consigliera regionale Sara Marcozzi – L’essere stati costretti ad adire il Tribunale rappresenta la degna conclusione di una legislatura basata sul personalismo, l’arroganza e il sequestro istituzionale. Confido nella giustizia e spero che essa vada a colmare la grave mancanza di rispetto che D’Alfonso sta dimostrando per l’Abruzzo e gli abruzzesi”.
Dal canto suo, D’Alfonso si dice “fiducioso sul fatto che il Tribunale voglia considerare che la mia elezione a senatore è soggetta a giudizio di convalida, così come previsto dalla Costituzione, da parte della Camera di appartenenza, con ciò che ne consegue anche in termini di sopravvenuta incompatibilità, così come espresso da alcuni autorevoli costituzionalisti”.
“Abbiamo abbandonato i lavori della commissione Ambiente per protesta contro una passerella inaccettabile alle spalle delle comunità terremotate. Il senatore del Partito democratico Luciano D’Alfonso ha sostituito all’ultimo momento un assessore della Regione Abruzzo per meri scopi di propaganda, compiendo un atto gravissimo. Non può rivestire il doppio ruolo di senatore e presidente di Regione: è abusivo”. Così il portavoce M5S abruzzese Fabio Berardini motiva la scelta dei deputati della maggioranza di governo di abbandonare i lavori della commissione Ambiente, che avrebbe dovuto esaminare il decreto terremoto.
“Anche i senatori M5S della commissione Finanze questa mattina hanno abbandonato i lavori: non potevamo fare altrimenti. È la nostra costituzione a stabilire che i due ruoli sono incompatibili, eppure D’Alfonso ha avuto la faccia tosta di presentarsi ai lavori del Parlamento sia nelle vesti di senatore sia nelle vesti di presidente della Regione Abruzzo, dove peraltro la sua assenza si ripercuote pesantemente sulle attività istituzionali. I cittadini delle aree terremotate si aspettano risposte concrete, non una perenne campagna elettorale: facciamo appello alla Giunta delle elezioni affinché si pronunci al più presto sulla sua decadenza”, conclude il deputato Berardini.