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Dragaggio porto di Ortona, tramontata ogni ipotesi di versamento dei sedimenti in mare

Dragaggio porto di Ortona, tramontata ogni ipotesi di versamento dei sedimenti in mare

TERAMO, 23 febbraio –  Ogni ipotesi di versamento in mare dei sedimenti del porto di Ortona sembra essere ormai tramontata. O almeno questo è quanto sarebbe emerso nel tavolo convocato questa mattina a Teramo, in Provincia, dal vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, e al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’Area marina protetta della Torre di Cerrano con il presidente Leone Cantarini e di tutti i Comuni fra Pineto e Città Sant’Antangelo oltre ai soci del consorzio dell’area marina, l’Istituto Zooprofilattico e la stessa Provincia.

Tavolo dove tutti gli intervenuti avrebbero concordato sull’opportunità di accantonare ogni ipotesi di versamento a mare dei sedimenti provenienti dal dragaggio del porto di Ortona, come si legge in una nota, “considerato che esistono ipotesi alternative percorribili che sono già al vaglio dei tecnici“.

Durante l’incontro, in particolare,  il vicepresidente Lolli accompagnato dal dirigente regionale, Franco Gerardini, ha illustrato la determina regionale numero 40 del 21 febbraio con la quale si è già adottata la sospensione dell’autorizzazione per la parte dell’immersione in mare dei sedimenti.

“Nel corso della riunione è stato ribadito il valore strategico del porto di Ortona e la necessità di procedere con i lavori di dragaggio – si legge in una nota – così come è stato più volte confermato che i sedimenti non hanno alcuna contaminazione ambientale e che la decisione assunta scaturisce da ragioni di carattere precauzionale ovvero di massima tutela ambientale del sito di interesse comunitario costituito dalla riserva marina”.

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