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E’ bufera sulle nomine all’Agir, 67 sindaci di centrodestra contro D’Alfonso

E’ bufera sulle nomine all’Agir, 67 sindaci di centrodestra contro D’Alfonso

PESCARA, 28 maggio – E’ scontro sulle nomine all’Agir, l’Autorità per la gestione integrata dei rifiuti urbani. La seduta di insediamento dell’assemblea dei sindaci abruzzesi per la costituzione dell’Autorità è prevista per il 31 maggio prossimo, ma il centrodestra chiede di rinviarla, in attesa delle elezioni di giugno, definendo sbagliato il fatto che ad esprimersi siano amministratori uscenti. Un fronte comune tra consiglieri regionali di centrodestra e sindaci – al momento hanno aderito 67 primi cittadini – che hanno inviato un documento a D’Alfonso chiedendo il rinvio dell’assemblea.

Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una conferenza stampa. Presenti, tra gli altri, i consiglieri regionali di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, Mauro Febbo, Paolo Gatti ed Emilio Iampieri, il senatore Nazario Pagano, coordinatore regionale di Fi, e un gruppo di sindaci delle quattro province, a partire dai primi cittadini di Chieti, Umberto Di Primio, e Montesilvano, Francesco Maragno.

“La convocazione dell’assemblea – affermano i consiglieri regionali, promotori dell’iniziativa – è una vera e propria forzatura ascrivibile al manovratore presidente D’Alfonso che continua a portare avanti con ostinazione l’occupazione di consigli di amministrazione, enti e poltrone forzando regole e regolamenti, pur di insediare persone a lui gradite. Ad oggi già ben 67 sindaci, e molti altri firmeranno in queste ore, si sono schierati contro questa decisione assurda sottoscrivendo un documento con il quale viene ribadito come dopo il 10 giugno in tanti Comuni saranno rinnovati i consigli comunali con nuovi sindaci e nella costituenda assemblea, convocata per il 31 maggio, verrebbe a mancare la reale espressione di rappresentanza di molte amministrazioni. C’è, tra l’altro, un capoluogo di provincia, Teramo, che al momento è commissariato”.

Secondo gli esponenti di centrodestra “è del tutto evidente che oggi D’Alfonso abbia la chiara percezione di come in Abruzzo il vento politico sia cambiato ed i rapporti di forza si sono stravolti a causa dell’incapacità amministrativa del centrosinistra ormai in liquefazione. Il ‘dalfonsismo’ è finito. L’Abruzzo deve voltare pagina e scrivere una nuova storia dove i Comuni devono tornare protagonisti tenendo conto della chiara volontà dei cittadini abruzzesi”.

Per consiglieri regionali e sindaco “D’Alfonso deve smettere di confondere le nomine pubbliche tra quelle private” e deve “riportare immediatamente la discussione dell’Agir all’interno degli spazi della democrazia, perché un ente così importante non può essere governato dagli amici degli amici senza tener conto delle imminenti elezioni amministrative”.

A stretto giro arriva la risposta del sottosegretario Mazzocca:

“L’assemblea dei sindaci abruzzesi per la costituzione dell’Agir, l’Autorità per la Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani, si svolgerà il 31 maggio prossimo. Ad ogni convocazione, o anche di fronte alla sola ipotesi di convocazione dell’assemblea, puntualmente è arrivata la richiesta di rinvio da parte di sindaci ed esponenti di centrodestra, adducendo motivazioni diverse e sempre con l’evidente intento di arrivare ad ottenere “matematicamente” la maggioranza delle quote, sì da indirizzare l’elezione dei vertici dell’agenzia secondo il proprio orientamento. È stata così benevolmente assecondata dal Presidente, peraltro in dissonanza dal mio parere – sottolinea il Sottosegretario – sin dai primi mesi del 2017, quando gli uffici avevano proceduto a rendere operativa l’istituzione dell’Agir, secondo le previsioni della legge regionale n.36 del 2013, l’azione dilatoria di alcuni sindaci e dei rappresentanti del centrodestra, i quali, di fatto, altro non hanno esercitato se non produrre un evidente danno all’istituzione”.

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