Elezioni amministrative, Sinistra Italiana: “Teramo non può essere lasciata sola”
TERAMO, 7 aprile – Un invito a tutto il centrosinistra regionale a lavorare per Teramo e a non lasciare la città al centrodestra o al Movimento Cinque Stelle. E’ l’appello che arriva da Sinistra Italiana attraverso il segretario regionale Daniele Licheri, che sottolinea come tra i 31 comuni dove si tornerà al voto il 10 giugno Teramo rappresenti l’unico capoluogo di provincia e quindi il test più importante.
“Come Sinistra Italiana riteniamo che lo schema classico del centrosinistra abbia esaurito da tempo la sua funzione come campo elettorale al cui centro c’è il Pd e attorno civette e satelliti – sottolinea Licheri – Teramo città per le sue specificità e lo storico che ha alle sue spalle (quasi tre lustri di dominio del centrodestra) potrebbe rappresentare un laboratorio per sperimentare formule nuove, larghe ed inclusive in cui i partiti tradizionali e le esperienze civiche possano ritrovare un’agire comune legato al contesto cittadino.
Crediamo che per uscire da questa empasse bisognerebbe avere il coraggio e l’umiltà di mutuare buone pratiche. Un esempio è in questo è stata la coalizione civica a Padova, alle scorse amministrative, dove partiti associazioni e singoli cittadini hanno costituito gruppi di lavoro e assemblee pubbliche per costruire in modo partecipato programma e candidature. Non capibastone ma la capacità di ascolto e di messa a disposizione di tutti, soprattutto dei partiti. Crediamo che la lezione del 4 Marzo vada recepita davvero ripartendo davvero dal basso”.
Mentre nel centrosinistra si cerca l’unità nel centrodestra un accordo sembra ancora lontano. Intanto, però, Forza Italia lavora alla composizione delle liste. Liste i cui candidati saranno individuati da Giacomo D’Ignazio e Italo Ferrante, nominati come delegati dal coordinatore regionale degli azzurri Nazario Pagano.
“Una mossa sulla scacchiera politica che va a spezzare la situazione di stallo venuta a determinarsi dopo la caduta della Giunta guidata da Maurizio Brucchi, avvenuta proprio alla vigilia delle elezioni politiche del 5 marzo – si legge in una nota – Una questione tutta interna alla maggioranza aveva portato allo sfilacciamento e alla fine anticipata della consiliatura. Proprio Pagano, peraltro, si era impegnato in prima persona e a più riprese nella difficile opera di ricucitura, al fine di consentire la prosecuzione dell’azione amministrativa in un frangente del tutto particolare per Teramo a causa delle conseguenze del terremoto e delle complesse procedure della ricostruzione. Il ricompattamento voluto dal coordinatore regionale di Forza Italia riparte quindi da una mirata analisi delle migliori realtà della società teramana, affidando un compito delicato e importante a D’Ignazio e Ferrante, affinché possa delinearsi una rosa di candidature fatta di persone competenti, motivate, orgogliose di mettersi al servizio della comunità e con idee ben precise per far ripartire la macchina amministrativa all’insegna del buon governo”.