Teramo
Stai leggendo
Elezioni provinciali, il segretario regionale del Pd: “Battute d’arresto ci siano d’insegnamento”

Elezioni provinciali, il segretario regionale del Pd: “Battute d’arresto ci siano d’insegnamento”

TERAMO, 1 novembre – L’ennesima batosta elettorale apre la resa dei conti all’interno del centrosinistra, ed in particolare del Pd. Tanto all’indomani della sconfitta alla presidenza delle Province di Teramo e Pescara il segretario regionale del Pd Renzo Di Sabatino, riferendosi in particolare alla situazione teramana, evidenzia la necessità di “rimettere ordine all’interno del partito e di ripristinare il rispetto delle regole, per cui chi non le condivide può accomodarsi altrove“.

“Sono soddisfatto per la vittoria di Chieti e sono convinto che Mario Pupillo saprà continuare il lavoro avviato durante la passata legislatura con la serietà e l’impegno che lo hanno sempre contraddistinto – ha commentato Di Sabatino  – Allo stesso modo, non posso non esprimere il mio più profondo rammarico per l’esito delle elezioni delle Province di Pescara e Teramo”.

Sconfitte che ancora una volta hanno evidenziato le spaccature interne alla coalizione e le guerre intestine interne al Pd, tanto che a Teramo Di Bonaventura ha vinto anche grazie ai voti di comuni della costa guidati dal centrosinistra mentre a Pescara le lotte interne hanno portato a due candidati presidenti della stessa area, così da favorire la vittoria del centrodestra.

“A Pescara ad avere la meglio, purtroppo, sono state le divisioni del centrosinistra –  ha aggiunto il segretario regionale del Pd – Nonostante gli sforzi per cercare di trovare una quadra con tutte le anime della coalizione, non siamo riusciti a condividere un percorso comune e il risultato è che un esponente della Lega oggi è presidente della Provincia di Pescara. Ringrazio comunque Luciano Di Lorito per essersi messo a disposizione, non solo della nostra comunità politica, ma di tutto il territorio pescarese. Così come ringrazio anche Giuseppe D’Alonzo a Teramo, dove, in più, è evidente che occorre una riflessione profonda, che c’è bisogno di rimettere ordine all’interno del partito e di ripristinare il rispetto delle regole, per cui chi non le condivide può accomodarsi altrove”.

Un’analisi che per  Di Sabatino deve portare necessariamente ad un ampliamento del processo democratico interno, oltre che a  ritrovare uno spirito unitario complessivo ed allargare la propria visione ad altre realtà.

“Il mio impegno, nei prossimi mesi e in vista delle prossime competizioni elettorali, sarà tutto volto a recuperare il dialogo e il confronto con le altre forze politiche alternative al sovranismo e al populismo e con quei mondi che possono condividere con noi un percorso comune e che oggi ci sono quanto mai distanti – ha concluso – Queste battute d’arresto ci siano d’insegnamento”.

Ad intervenire sull’esito delle elezioni provinciali anche Daniele Licheri, segretario regionale di Sinstra Italiana che parla di un disastro annunciato.

“Noi diciamo da tempo che lo schema del vecchio centro sinistra è morto e sepolto sia culturalmente sia da un punto di vista meramente elettorale – ha commentato – Chi si ostina a far resuscitare i morti e non lo capisce è parte del problema. Nel tempo in cui i partiti si squagliano, singoli capi-bastone che gestiscono pacchetti di voti in tornate elettorali come le provinciali possono determinare sconfitte pesanti.”

 

 

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%