Elezioni Teramo, D’Alberto lancia l’appello: “Confrontiamoci sui temi, serve discontinuità”
TERAMO, 14 giugno – Il candidato sindaco Gianguido D’Alberto lancia il suo appello a tutti i cittadini e in particolare ai suoi competitors della prima ora, “gli stessi che nel corso della fase iniziale di questa campagna elettorale hanno espresso la volontà di mettere in campo una netta discontinuità con il passato – rimarca D’Alberto in una nota -. Discontinuità non solo nel merito ma anche nel metodo, e sui quali adesso li attende il primo vero banco di prova”.
Il candidato sindaco invita tutti al confronto su una nuova visione della città:
“Una visione che rimetta al centro unicamente gli interessi del territorio e dei teramani. E questo nel segno di un progetto improntato esclusivamente a quel civismo democratico di cui la sua coalizione è espressione”.
D’Alberto aggiunge:
“L’unica cosa che ci interessa è il bene di questa città ed è per questo che ho già iniziato a confrontarmi, e continuerò a farlo anche nelle prossime ore, con tutti i colleghi che al primo turno si sono candidati a governare la città sulla base di una dichiarata discontinuità con il passato e con la precedente compagine amministrativa”.
Quindi l’affondo contro l’avversario Morra:
“Morra, al di là delle dichiarazioni di facciata, non potrà mai tagliare il cordone ombelicale con chi l’ha preceduto, come dimostrano i risultati elettorali, in termini di voti e preferenze, delle liste che lo appoggiano. E soprattutto come dimostrano le ultime dichiarazioni del leader di Futuro In, Paolo Gatti, che di fatto ha già indirettamente benedetto la prossima giunta comunale Morra-Gatti. Per questo, invito tutti coloro che si sono presentati come alternativi a quel sistema a confrontarsi con noi sui temi, su un progetto di città che si declini lungo le parole chiave della trasparenza, della partecipazione, della competenza. Non si tratta di uno scontro tra centrodestra e centrosinistra, ma di dare voce al vero civismo e ai suoi valori di trasparenza, legalità e partecipazione di cui io sarò il garante assoluto. Una cosa sia chiara, non sarò mai ostaggio di nessuno”.