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Metanodotto esploso a Pineto, l’Enel: “Nessuna responsabilità a carico dell’azienda”

Metanodotto esploso a Pineto, l’Enel: “Nessuna responsabilità a carico dell’azienda”

PINETO, 8 marzo  – Dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini per il metanodotto esploso a Mutignano di Pineto l’Enel, in una nota, precisa come per tutti i propri dipendenti inizialmente coinvolti nelle indagini il pm abbia formulato richiesta di archiviazione e come le indagini abbiano escluso ogni responsabilità a carico dell’azienda.

Il metanodotto era esploso a marzo del 2015, con l’incendio che ne era derivato che aveva provocato sette feriti e distrutto interamente due abitazioni.

Il pm di turno, il sostituto procuratore Silvia Scamurra, aveva iscritto inizialmente nel registro degli indagati 20 persone tra dirigenti di Snam spa, Snam Rete Gas ed Enel distribuzione. Indagati poi saliti ad una quarantina, con la Procura che per chiarire ruoli ed eventuali responsabilità nella vicenda aveva affidato una perizia agli ingegneri Danilo Ranalli e Gianfranco Totani, dell’università dell’Aquila.

Anche sulla scorta di quella perizia la settimana  scorsa la Procura  aveva firmato l’avviso di conclusione delle indagini stralciando la posizione di 20 indagati per i quali si profila la richiesta di archiviazione. Tra questi proprio i dipendenti Enel inizialmente indagati.

 

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