Esportazioni, la palma d’oro alla provincia di Chieti
CHIETI, 27 dicembre – Chieti regina dell’export. Almeno a leggere i dati snocciolati da Aldo Ronci in uno studio realizzato per la Cna Abruzzo, e che pone la provincia di Chieti al primo posto nelle esportazioni, con ben cinquecentotrenta milioni di euro in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2015. Numeri che fanno registrare al chietino il 72 per cento del totale dell’export abruzzese.
Performance raggiunte grazie alla presenza, sul territorio, delle grandi multinazionali del trasporto.
In particolare, secondo lo studio di Ronci, nei primi nove mesi del 2016 l’export abruzzese ammontava a 6.130 milioni di euro, con un incremento sullo stesso periodo del 2015 di 660 milioni di euro. Dati più che lunsinghieri, all’interno dei quali a fare la parte del leone è proprio il Chietino, con un aumento di ben 550 milioni.
Per quanto riguarda le destinazioni delle merci abruzzesi, queste ultime partono soprattutto per i lidi europei. Ma se i 453 milioni di euro in più verso i Paesi dell’Unione europea valgono in percentuale un incremento del 10,7% (2,9% la media Italia), quelli verso i Paesi al di fuori dei confini dell’Unione (+207), seppure inferiori in valore assoluto, valgono un balzo percentuale addirittura del 16,9%.
Per quanto riguarda infine i settori che spingono l’export, se nel chietino la palma d’oro va ai mezzi di trasporto (64%), all’Aquila le esportazioni sono sostenuti dagli apparecchi elettronici ed ottici (38%) e dagli articoli farmaceutici (19%), a Teramo dall’abbigliamento (16%) e dai prodotti in metallo (12%), a Pescara dagli articoli farmaceutici (23%) e dagli alimentari (11%).
Discorso a parte per l’agroalimentare, settore nel quale l’export passa dai 393 milioni dei primi nove mesi del 2015 ai 411 di quelli del 2016, con un incremento di 18 milioni di euro. Settore dove la regina, questa volta, è la provincia di Teramo che da sola fa registrare la metà dell’incremento globale.