Federcaccia: “Dopo Tar serve chiarezza in Regione”
TERAMO, 30 settembre – Se il Wwf esprime soddisfazione per la decisione del Tar sul calendario venatorio regionale, decisione che ha portato ad una riduzione del periodo di caccia per alcune specie, i cacciatori non si sentono certamente sconfitti. Ed esprimendo anche loro “moderata soddisfazione”, invitano la Regione ad un confronto sui dati in possesso dell’associazione.
“Anche se il Wwf canta vittoria – dichiara Fedrcaccia Abruzzo – bisogna sottolineare che la gran parte delle loro richieste è stata rigettata ad esclusione della riduzione del periodo di caccia per le specie beccaccia, tordo sassello, tordo bottaccio e cesena. Per queste specie la chiusura dovrebbe passare dal 19 gennaio, inizialmente previsto, al 31 dicembre con la motivazione che il Tar ha individuato nella carenza di dati e giustificazioni in relazione al parere Ispra”.
Una questione, quest’ultima, che per Federcaccia merita un approfondimento, tanto da chiedere un incontro con le forze politiche della Regione, di maggioranza e di opposizione, facendo presente come gli uffici scientifici della Federcaccia siano in possesso dei dati necessari per migliorare la relazione regionale e far in modo che in futuro la data possa tornare al 19 gennaio, “sempre che emerga la volontà politica di rispettare le indicazioni delle leggi nazionali e regionali in essere”. Questo senza escludere la possibilità, che l’associazione sta valutando, di ricorrere al Consiglio di Stato integrando la carente relazione regionale.
“Proseguiamo nel percorso di dare certezza alle normative legate alla caccia – commenta il presidente regionale Ermano Morelli – nel frattempo auguriamo ai cacciatori di poter trascorrere giornate proficue all’aria aperta, raccomandando, come sempre, il rispetto di tutte le regole, delle norme e delle indicazioni relative alla sicurezza”.