Regione
Stai leggendo
Fibrillazioni post-referendum, il sindaco Di Primio: “Ncd torni nel centrodestra o me ne vado”

Fibrillazioni post-referendum, il sindaco Di Primio: “Ncd torni nel centrodestra o me ne vado”

CHIETI, 5 dicembre – Prime fibrillazioni, nella scena politica abruzzese, dopo la vittoria del No al referendum sulla riforma costituzionale. Una delle conseguenze politiche innescate dall’esito del voto chiama in causa il ruolo del Nuovo Centrodestra, la forza politica guidata da Angelino Alfano, che dopo la scissione da Forza Italia ha rappresentato la principale stampella del Pd a sostegno del governo Renzi. Se avesse vinto il Sì, a livello nazionale ci sarebbe stata un’accelerazione verso l’alleanza con i democrat. Dopo la disfatta referendaria, invece, prendono quota le spinte verso la ricomposizione con Forza Italia e il ritorno nel campo del centrodestra. Il dibattito produce ovviamente anche dei riflessi locali, con il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che si fa interprete del malessere interno, minacciando di abbandonare il partito e chiedendo l’immediata convocazione del coordinamento regionale.

“I No al 67,5% e i Sì al 32,4% – rimarca Di Primio -. E’ questo il risultato elettorale del referendum del 4 dicembre che Chieti ci consegna. Ad aver vinto su tutti, dunque, è il fronte del No, ma soprattutto l’affluenza record dei cittadini con una percentuale del 70%”.

Dopo la premessa, utile per rimarcare l’influenza esercitata sul proprio territorio, Di Primio rende esplicita la sua posizione, lasciando intendere di essere pronto a lasciare il partito qualora non riceva le risposte politiche che si aspetta:

“Il mio percorso politico, come è sempre stato, non può che collocarsi nell’alveo del centrodestra. Dopo la riunione della direzione nazionale del partito, prevista nella giornata di domani, auspicando che in quella sede venga chiarita la posizione di Ncd/Area Popolare, in attesa di conoscere le linee programmatiche che intenderà dare il segretario Angelino Alfano, deciderò se il mio futuro e quello di Ncd potrà continuare ad essere comune”.

Poi l’affondo, che seppure indirettamente chiama in causa il coordinatore regionale di Ncd Federica Chiavaroli, che fino a ieri D’Alfonso esibiva nei suoi tour referendari e che adesso sta per dire addio alla sua breve esperienza nel Governo in qualità di sottosegretario.

“A Chieti perde ancora una volta il Pd, in Abruzzo perde il centrosinistra di D’Alfonso e di tutti quegli esponenti di governo che, in questi mesi, hanno scorrazzato in lungo ed in largo per la nostra regione promettendo mare e monti”. Tra questi ultimi – come è ben noto – figurava anche il sottosegretario alla Giustizia.

Infine Di Primio avanza la sua richiesta alla Chiavaroli:

“Avendo io assunto una netta ed evidente posizione in favore del No, contrariamente a quanto fatto da Ncd, chiedo la convocazione urgente del coordinamento regionale di Ncd, per dissipare una volta e per sempre le incertezze e la confusione circa la collocazione e le strategie di Ncd/Area Popolare”.

Si va dunque alla resa dei conti, con Di Primio che preme per tornare a destra e per archiviare i rapporti con un Partito Democratico che a questo punto, con l’uscita di scena di Renzi, rischia di trasformarsi in un campo minato. Naturalmente, però, sarà la direzione nazionale a dettare la linea, come lascia intendere la stessa Chiavaroli:

“Faremo la direzione nazionale e poi quella regionale per analizzare il voto. Sul futuro ci confronteremo certamente”.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%