FRANCAVILLA AL MARE, 21 marzo – La Soprintendenza blocca, di fatto, l’abbattimento di Palazzo Sirena e il sindaco di Francavilla Antonio Luciani attacca duramente l’ente giudicando la decisione totalmente insensata.

“Ho appena informalmente appreso che la Soprintendenza  per i Beni architettonici e paesaggistici per l’Abruzzo vuole avviare la procedura per verificare le condizioni per sottoporre a vincolo Palazzo Sirena – tuona il primo cittadino – Questa decisione mi rattrista molto perché impedirà di fatto di procedere celermente con l’abbattimento, ed appare totalmente insensata”.

Per Luciani, infatti, non ci sarebbe alcun elemento artistico od architettonico da tutelare, e verificare ora la sussistenza del valore entnoantropologico di una struttura di fatto chiusa da 40 anni e dove per diversi decenni sono state ospitate “bische, un bar ed un ristorante” sarebbe un’operazione priva di senso.

“Vorrei dire alla Soprintendenza che Francavilla esprime molto di più rispetto a un bar e al gioco delle carte – continua – Inoltre riferisco che la stessa Soprintendenza ha ricevuto un esposto di alcuni sedicenti difensori della città dal 9 dicembre, ed avrebbe ben potuto avviare all’epoca il procedimento, concludendolo entro i 120 giorni previsti dalla legge, e quindi entro il 9 aprile. In uno Stato paralizzato dalla burocrazia, invece, questa notizia arriva alla vigilia dell’apertura delle buste per l’aggiudicazione della gara per la demolizione, che senza questa sorpresa sarebbe avvenuta prima di Pasqua”.

Luciani contesta infine anche il presunto interessamento alla vicenda di “noti politici locali di centrodestra che mai hanno messo piede a Francavilla e che mai si sono spesi per la città” e annuncia la volontà di “continuare a lottare in ogni sede al fine di ottenere giustizia“.