Furbetti del cartellino alla Asl di Atri, 10 archiviazioni e una richiesta di rinvio a giudizio
ATRI, 17 aprile – I badge marcatempo sarebbero stati utilizzati in modo sicuramente scorretto, nel distretto sanitario di Atri, ma non sarebbero emerse prove certe di un danno economico per l’azienda sanitaria. Per queste ragione il pm Andrea De Feis ha chiesto l’archiviazione per 10 degli 11 indagati nell’inchiesta sui presunti assenteisti al distretto di Atri. Una richiesta che è stata accolta, nei giorni scorsi, dal gup Mauro Pacifico, che ha dunque archiviato le posizioni di amministrativi, tecnici ed operatori sanitari coinvolti nella vicenda.
Secondo il pm, “mancando elementi inconfutabili circa l’assenza dal servizio” degli indagati, “si deve ritenere, verosimilmente, sfruttassero l’azione dei colleghi solo per evitarsi il passaggio presso l’uscita”.
Diversa la posizione di un solo indagato, un dirigente medico in forza al distretto sanitario, per il quale, al contrario, il pm De Feis ha chiesto il rinvio a giudizio per truffa e false attestazioni o certificazioni.
Al dirigente viene contestato di avere fatto risultare la sua presenza al lavoro, in quattro giornate, mentre in realtà si sarebbe allontanato senza timbrare il badge. Stessa contestazione gli viene rivolta per altre quarte giornate in cui però avrebbe successivamente corretto manualmente le false timbrature evitando così che l’ente gli erogasse le somme non dovute.
L’inchiesta era scattata un anno fa, dopo alcune segnalazioni giunte sul tavolo della Guardia di Finanza di Giulianova, con i fatti contestati dalla Procura che riguardavano un periodo compreso tra maggio e giugno del 2014.