Gasdotto Tap, è polemica anche in Abruzzo: sindaci dell’Aquilano attaccano M5s
NAVELLI, 30 ottobre – Fa discutere anche in Abruzzo la realizzazione della Tap, il gasdotto Trans-Adriatico che tanto sta facendo discutere a livello nazionale e che dovrebbe attraversare anche il territorio regionale. Il sindaco di Navelli, Paolo Federico, che con altri primi cittadini ha contestato il passaggio del metanodotto nell’Aquilano, si definisce “basito e sconcertato” dalla scelta del Governo di fare retromarcia e spianare la strada alla realizzazione dell’infrastruttura, mentre “abbiamo assistito ad una campagna elettorale, soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle, che si è detto contrario a questa opera”.
“Ora che i pentastellati sono diventati forza di governo – dice il sindaco – tradiscono la volontà dell’elettorato e fanno marcia indietro aprendo la strada al metanodotto. Come amministratori faremo tutto quello che ci è consentito dalla legge per fermare questa opera che consideriamo pericolosa, inutile e contraria rispetto alla vocazione dei nostri territori. Ricordo che proprio la zona dell’aquilano è da tempo impegnata per realizzare politiche in grado di favorire il turismo”.
“Vocazione – continua Federico – che male si concilia con il passaggio di un metanodotto che comporterebbe una servitù di 40 metria destra e 40 a sinistra del tubo, ovvero 80 metri complessivi, sulla quale non si potranno piantare alberi, realizzare case o altre costruzioni, in una zona dall’alto valore storico e ambientale. Inoltre, l’opera attraverserebbe un territorio ad alto rischio sismico senza portare alcun beneficio in termini di ricadute economiche o occupazionali”.
“Ricordo agli esponenti dei 5 Stelle al Governo e della nostra regione – conclude – che le promesse elettorali nate per assecondare le volontà di un intero territorio devono poi essere rispettate e difese, altrimenti si creano false aspettative nell’elettorato al quale non resta che fare altri passi per cercare concretezza e rispetto delle proprie volontà”.