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Gelco, gli operai bocciano la nuova turnazione

Gelco, gli operai bocciano la nuova turnazione

CASTELLALTO, 28 giugno – Nonostante l’assenso dei sindacati il nuovo piano di turnazione della Gelco, con lavoro a ciclo continuo su tre turni avvicendati, non passa tra i lavoratori, che riuniti in assemblea hanno bocciato quasi all’unanimità  le nuove disposizioni per lo svolgimento del lavoro, previste a decorrere dal primo luglio.

A renderlo noto la stessa azienda dolciaria, che ha sede a Castelnuovo, in una nota in cui ricorda di aver coinvolto fin da subito i rappresentanti sindacali per cercare una soluzione condivisa tra le parti, sottolineando come la decisione dei lavoratori potrebbe penalizzare e compromettere i futuri piani per lo stabilimento.

“La costante crescita di Gelco – si legge in una nota – testimonia lo stato di salute dell’azienda che, come già annunciato, ha avviato un importante progetto di sviluppo che prevede l’ampliamento della forza lavoro attraverso l’inserimento, tuttora in corso, di 30 dipendenti e l’investimento di oltre 18 milioni di euro per ammodernare e accrescere la propria capacità produttiva. A tal proposito il nuovo sistema di turnazione che l’azienda applicherà dal primo luglio sarà funzionale alla variazione dei carichi produttivi e consentirà di ottenere un’adeguata programmazione dell’attività lavorativa a ciclo continuo su tre turni avvicendati, per sette giorni alla settimana, con riguardo e attenzione per i diritti dei lavoratori”.

Una turnazione necessaria, continua l’azienda,  a non penalizzarne “la capacità di rispondere velocemente alla crescente domanda dei nostri prodotti e non perdere volumi produttivi in futuro”.

Ma non solo. Perché per la Gelco la nuova turnazione è strettamente connessa all’inserimento delle nuove figure professionali fondamentali per lo sviluppo dell”impianto di Castelnuovo.

“Il mancato accordo ci sorprende – commenta Massimilano Bolognesi, direttore dello stabilimento di Castelnuovo Volano – perché in questi mesi abbiamo sempre ricercato la collaborazione dei dipendenti, Rsu e sindacati, ascoltato le loro richieste e assecondato gran parte delle condizioni che ci hanno proposto. Il nuovo schema a ciclo continuo è figlio di una crescita aziendale che testimonia la bontà del lavoro svolto in questi anni per rendere la nostra azienda una realtà ancor più solida, capace di competere a livello nazionale ed internazionale e punto di riferimento sul territorio”.

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