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Giornata mondiale Sicurezza sul lavoro, a Pescara l’evento di Assidal: “Il cambiamento non può più attendere”

Giornata mondiale Sicurezza sul lavoro, a Pescara l’evento di Assidal: “Il cambiamento non può più attendere”

PESCARA, 28 aprile – Riflettere in modo concreto sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e accendere i riflettori su uno degli ambiti più delicati, mettendo a confronto esperti in materia e rappresentanti delle istituzioni interessate. Questi gli obiettivi della tavola rotonda dal titolo “Cadute dall’alto: le scale a gabbia”, promosso da Assidal. L’iniziativa si è svolta nel pomeriggio nella Sala Consiliare del Comune di Pescara, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro. Secondo l’associazione, sul fronte della salute e sicurezza sul lavoro, “il cambiamento non può più attendere”.

Ad aprire i lavori, dopo i saluti istituzionali, è stato Giuseppe Ciarcelluto, presidente di Assidal, associazione la cui sede nazionale è in Abruzzo. Poi spazio agli interventi dei relatori: Mario Gallo, docente di diritto del lavoro nell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale ed esperto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali; Luca Rossi, primo ricercatore del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti ed insediamenti antropici dell’Inail e coordinatore del gruppo di lavoro Uni/Ct 042/GL 17 ‘Scale’; Corrado Palestini, Fater Spa head of corporate HS&E, manager Hse strategico senior UNI 11720; Gianfranco Barattucci, socio fondatore, membro del Consiglio direttivo nazionale, membro del Comitato tecnico scientifico di Assidal ed esperto in sicurezza nei luoghi di Lavoro; Lorenzo Fantini, avvocato giuslavorista, già dirigente delle divisioni competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, presidente del Casellario centrale infortuni Inail; Matteo Natale, Ispettore tecnico in servizio presso l’Ispettorato del Lavoro di Pescara.

I lavori sono stati moderati dal giornalista Rai Nino Germano. L’iniziativa è stata promossa da Assidal con il patrocinio della Regione Abruzzo, del Comune di Pescara, dell’Ordine dei Periti industriali di Pescara e dell’Ordine degli ingegneri di Pescara.

“Da Pescara e dall’Abruzzo – ha affermato il presidente di Assidal, Giuseppe Ciarcelluto – vogliamo lanciare un segnale forte: la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro non può e non deve limitarsi a essere un contenitore di dichiarazioni simboliche, ma deve diventare un’occasione per condividere soluzioni e generare quel cambiamento che non può più attendere”.

Nel suo intervento Mario Gallo, nel ricordare che “le cadute dall’alto sono tra le principali cause di infortunio sul lavoro”, ha evidenziato che, al contrario di quanto spesso si pensi, la problematica non riguarda solo il mondo delle costruzioni, ma “si tratta di un fenomeno che interessa i settori economici più disparati e che appare caratterizzato da molteplici profili prevenzionali, tuttavia, non sempre presi nella giusta considerazione. Tra questi – ha detto – spicca l’utilizzo delle scale la cui disciplina legale si basa su un intreccio di disposizioni di vario tipo, in gran parte mutuate da quelle introdotte negli anni ’50, a cui si accompagna un quadro di norme tecniche non del tutto limpido. E proprio all’interno di questo complesso e incerto scenario normativo che si rilevano significative zone d’ombra, che determinano non poche criticità per imprese e professionisti, che devono spingere il legislatore ad un’attenta opera di ‘manutenzione’ della disciplina”.

Luca Rossi ha poi illustrato i contenuti e le finalità della nuova norma tecnica UNI 11962, pubblicata a fine 2024, che disciplina le scale verticali permanenti con o senza gabbia. “Questa tipologia di scala – ha spiegato – è particolarmente diffusa come mezzo di accesso e sbarco in copertura, ma fino ad oggi mancava una norma tecnica specifica di riferimento. La UNI 11962 colma finalmente questo vuoto, fornendo requisiti di sicurezza, metodi di prova e condizioni di utilizzo ben definiti”. L’esperto ha inoltre ricordato che la norma “impone che la scala sia progettata per resistere a tutte le sollecitazioni statiche e dinamiche prevedibili” e ha sottolineato che “si tratta di un importante passo avanti per la prevenzione”.

Corrado Palestini ha sottolineato la necessità di “un adeguamento normativo del D.Lgs 81/08”, con l’obiettivo di “armonizzare correttamente le norme tecniche di settore EN 14122-4 e UNI 11962 che rappresentano ad oggi lo stato dell’arte nella prevenzione delle cadute dall’alto nell’utilizzo di questi tipi di scale. Certamente – ha osservato – questa tavola rotonda ha rappresentato un incipit per l’adeguamento”.

Secondo Lorenzo Fantini, “i dati infortunistici ufficiali Inail evidenziano come le cadute dall’alto siano una delle principali cause degli infortuni sul lavoro in Italia e la prima causa di morte sul lavoro”. Il d.lgs. n. 81/2008, il cosiddetto Testo unico Sicurezza sul lavoro, ha sottolineato l’avvocato, “contiene una disciplina assai puntuale in merito, fondata su alcuni principi di diritto ben delineati, ma di attuazione pratica non agevole, tanto da produrre un numero elevato di sentenze, talvolta anche contraddittorie tra loro. Occorre, quindi, chiedersi – ha aggiunto – sia come questa normativa debba essere correttamente attuata e sia se essa, come proposto da Assidal, non possa essere ottimizzata, aggiornandola ai più recenti sviluppi della tecnica”.

Dal canto suo, Matteo Natale si è soffermato sugli adempimenti in materia di salute e sicurezza relativi all’uso delle scale fisse con gabbia, alla luce del D.Lgs. 81/2008. “Le scale a gabbia, spesso utilizzate per l’accesso su coperture o impianti in quota – ha detto – non sempre possono essere da sole considerate una misura di protezione sufficiente contro le cadute dall’alto e le relative conseguenze”. L’esperto ha anche illustrato, tra l’altro, gli obblighi normativi previsti dall’Allegato IV e le responsabilità del datore di lavoro in tema di valutazione del rischio. Si è inoltre soffermato sulle possibili inadempienze e sulle relative prescrizioni e sanzioni per i vari soggetti coinvolti.

“Per accendere i riflettori sul mondo della salute e della sicurezza – sottolineano il segretario generale di Assidal, Eleonora Ballerini, e Gianfranco Barattucci, che hanno curato l’organizzazione dell’evento – abbiamo scelto di concentrarci sul tema delle cadute dall’alto e delle scale a gabbia, spesso sottovalutato ma più che mai attuale ed urgente. Ringrazio gli ospiti intervenuti per la disponibilità e la sensibilità mostrata e per l’alto profilo dei loro interventi, finalizzati ad individuare soluzioni concrete”.

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