L’AQUILA, 16 febbraio – Incassano la solidarietà del Consiglio superiore della Magistratura i giudici di pace e onorari che oggi pomeriggio hanno manifestato a Roma in piazza Indipendenza, proprio sotto la sede del Csm.

Cinquecento magistrati, di cui molti in toga, rappresentanti della società civile, cittadini e anche politici (Giorgia Meloni) hanno partecipato alla protesta contro una legge di riforma della giustizia che non tiene assolutamente conto della situazione di quella ampia fetta di giudici che oggi lavora senza garanzie e con pochi o nulli diritti.

Cartelloni, striscioni e cori di protesta hanno accompagnato l’incontro di un a delegazione della magistratura onoraria con una rappresentanza del Csm:

“Abbiamo avuto la solidarietà del Consiglio superiore della Magistratura – ribadisce Gabriele Di Girolamo, abruzzese e presidente nazionale dell’Associazione nazionale Giudici di Pace – che ha sottolineato che a questo punto bisogna trovare un punto di sintesi tra le esigenze della politica e le nostre istanze”.

Istanze che, come lo stesso Di Girolamo ricorda, sono diritti sanciti da decisioni dell’Unione Europea che ha richiamato l’Italia al riconoscimento in favore dei giudici onorari delle posizioni previdenziali e della sostanziale equiparazione con i colleghi di magistratura ordinaria. Decisioni alle quali il Ministro Orlando, al momento, non ha dimostrato di volersi attenere.