Giulianova, inchiesta appalti: il Cittadino Governante chiede al Comune di costituirsi parte civile
GIULIANOVA, 21 agosto – “Il Comune si costituisca parte civile nel processo”. E’ quanto chiede all’amministrazione comunale di Giulianova l’associazione “Il cittadino governante”, che intervenendo sulla vicenda che ha portato all’arresto di 8 persone tra cui la dirigente comunale Maria Angela Mastropietro invita il Comune a dare voce, in questo modo, alla città.
Il processo, con rito immediato, si aprirà il prossimo 15 dicembre e vedrà comparire davanti ai giudici oltre alla Mastropietroanche il marito ed imprenditore Stefano Di Filippo, i fratelli imprenditori Andrea e Massimiliano Scarafoni, il funzionario della Asl Carmine Zippilli, l’imprenditore ed ex assessore al Comune Nello Di Giacinto, l’ex amministratore unico di Giulianova Patrimonio Filippo Di Giambattista e Sergio Antonilli, collaboratore della società di Di Filippo.
Imputati che, a vario titolo e in base alle diverse posizioni dovranno rispondere di reati che vanno dalla corruzione alla tentata concussione, fino all’abuso d’ufficio e al falso in atto pubblico. Sul tavolo un sistema di presunti appalti pilotati in cambio di denaro ed immobili.
“Onestà e competenza sono valori essenziali nella vita pubblica, imprescindibili per praticare il buon governo. La buona politica deve promuoverle, custodirle ed intervenire, possibilmente preventivamente, laddove si palesi qualsiasi devianza dalla correttezza amministrativa – scrive il Cittadino Governante – La nostra città da mesi è mortificata e bloccata a causa di un complesso scandalo giudiziario che ha toccato figure apicali della macchina amministrativa. È un fatto di inaudita gravità, mai accaduto prima a Giulianova. Riteniamo, quindi, che, in vista del processo penale riguardante “Operazione Castrum” il cui inizio è previsto il 15 dicembre prossimo, il Comune di Giulianova debba tempestivamente costituirsi parte civile per rappresentare la voce di tutti i cittadini giuliesi che sono stati lesi da questa amara vicenda”.