Giulianova, inchiesta sugli appalti: spostata ad altro settore la dirigente indagata
GIULIANOVA, 14 novembre – A quattro giorni dal sequestro di atti al Comune di Giulianova da parte della Guardia di Finanza, nell’ambito di un’inchiesta della magistratura teramana su presunte irregolarità che interesserebbero appalti e affidamenti di lavori pubblici e che vedrebbero coinvolte diverse aziende tra Giulianova e Teramo, il Comune di Giulianova prende provvedimenti nei confronti della dirigente indagata, Maria Angela Mastropietro. Dirigente che per la quale, con decreto firmato dal sindaco Francesco Mastromauro, è stata disposta la rotazione di competenze con il passaggio dalla 2° area (ambiente, uso del territorio, infrastrutture e Suap) alla 1° (finanza e servizi interni).
Al suo posto, alla seconda area, andrà il dirigente Corinto Pirocchi, che assumerà l’incarico pur completando, per garantire continuità all’azione amministrativa, il procedimento relativo alla variazione di bilancio in itinere e la predisposizione della bozza di bilancio annuale e pluriennale 2017-2019 con responsabilità di tutti gli atti e provvedimenti, anche a valenza esterna, necessari.
“Si tratta di una rotazione dovuta all’avviso di garanzia ricevuto dalla dirigente Mastropietro e che il sindaco ha deciso di effettuare a salvaguardia del superiore interesse pubblico al buon andamento, alla trasparenza e alla continuità dell’azione amministrativa coerentemente con quanto disposto dall’art. 16 del Testo unico degli enti locali e richiamato nel Piano Anticorruzione dell’Anac, come misura di carattere successivo al verificarsi di fenomeni corruttivi – spiega il Comune in una nota – La norma, infatti, dispone la “rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva”, cosiddetta rotazione “straordinaria”, desumendosi, dal tenore della norma, l’obbligo per l’amministrazione di assegnare il personale sospettato di condotte di natura corruttiva, che abbiano o meno rilevanza penale, ad altro servizio, trattandosi, nella specie, di una misura di carattere eventuale e cautelare tesa a garantire che nell’area ove si sono verificati i fatti oggetto del procedimento penale o disciplinare siano attivate idonee misure di prevenzione del rischio corruttivo.”Massimo rispetto per le attività della magistratura”.
L’indagine che coinvolge Maria Angela Mastropietro vede indagate altre sei persone. Ai sette, in base alle diverse posizioni, i pm Andrea De Feis e Luca Sciarretta contestano reati che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta fino all’abuso d’ufficio.
La dirigente risulta coinvolta anche in un’altra inchiesta della Procura di Teramo, aperta circa due anni fa, e relativa a presunte irregolarità negli appalti per la gestione dei rifiuti nei Comuni di Mosciano, Giulianova, Roseto e Silvi.