Giulianova, incidente ferroviario sfiorato: citazione diretta a giudizio per sei dipendenti Rfi
TERAMO, 23 maggio – La tragedia fu evitata per un soffio, solo grazie alla prontezza di riflessi del macchinista di uno dei due treni che riuscì ad azionare il sistema frenante di emergenza. Una mancata tragedia per la quale la Procura di Teramo, al termine delle indagini condotte dalla polizia ferroviaria del compartimento di Ancona, ave aperto un fascicolo per pericolo di disastro ferroviario on sei indagati, tutti dipendenti di Rfi, per i quali adesso il pm Stefano Giovagnoni ha firmato la citazione diretta a giudizio.
I fatti contestati ai tre risalgono al 7 luglio, quando un treno merci proveniente dalla Francia e diretto a Fossacesia rischiò di scontrarsi, tra le stazioni di Giulianova e Roseto, con un treno regionale proveniente da Rimini e diretto a Foggia. I due treni, infatti, tra le due stazioni teramane si ritrovarono a transitare sullo stesso binario, con la collisione evitata solo grazie alla prontezza di riflessi del macchinista del treno merci che riuscì ad azionare i freni d’emergenza.
Secondo le indagini svolte dalla polizia ferroviaria, a causare l’accavallamento dei due treni sullo stesso binario, sarebbe stato un malfunzionamento del sistema di sicurezza, provocato a sua volta da una non conforme verniciatura dei binari stessi. Verniciatura che avrebbe provocato un interferenza che non avrebbe permesso al treno merci di rilevare la presenza del regionale su quello stesso binario.
Conclusioni quelle a cui è arrivata alla Procura che sono adesso costate la citazione diretta a giudizio per ‘pericolo di disastro ferroviario’ tre tecnici, accusati di non aver rispettato le disposizioni relative alle procedure di verniciatura e due responsabili delle unità manutentive, accusati di aver omesso di divulgare, con la dovuta attenzione, al personale tecnico, le norme sulle modalità di verniciatura.