Giulianova, prestiti usurai finanziati con spaccio e rapine: in aula i primi testi
TERAMO, 11 ottobre – Per la Procura avevano messo su un vero e proprio giro di prestiti usurai ad imprenditori strozzati dalla crisi. Prestiti che, secondo gli inquirenti, finanziavano con soldi raccolti attraverso un vasto giro di rapine e spaccio. Accuse gravi quelle a carico di Giuseppe Cacciapuoti, 49enne campano, Piero Guarnieri, 39enne di Mosciano e Geanina Ionela Stefan, romena di 30 anni (quest’ultima accusata solo per alcuni episodi di spaccio), finiti a processo davanti al collegio (presidente Alessandro Iacoboni, a latere Carla Fazzini e Francesca Avancini) con la prima udienza che si è svolta questa mattina e che ha visto salire sul banco dei testimoni uno degli imprenditori usurati.
Imprenditore che ha confermato tutte le accuse.
L’inchiesta che ha portato i tre a processo e che a settembre dello scorso anno aveva portato anche a sette arresti, è quella relativa ad un giro di rapine e spaccio scoperto dai Carabinieri di Giulianova, giro che sarebbe servito agli imputati a procurarsi i soldi con cui poi effettuare prestiti usurai ad alcuni imprenditori che, strozzati dalla crisi, avevano bisogno di liquidità.
L’inchiesta, coordinata dal pm Luca Sciarretta, era partita da una precedente indagine denominata Ponte di Legno, in cui i militari avevano sventato un importante giro di spaccio, e aveva portato a stabilire come la mente delle rapine fosse il napoletano e a ricostruire modalità operative e identità degli autori della rapina del 16 gennaio 2012 alla Tercas di Corropoli.
Nell’indagine, oltre ai tre odierni imputati, erano state coinvolte in totale altre nove persone che hanno già definito la propria posizione con riti alternativi.