Gli studenti contro la Regione Abruzzo, la protesta in piazza a Pescara
PESCARA, 13 gennaio – Tornano a protestare gli studenti abruzzesi per chiedere a gran voce di aggiornare la legge sul diritto allo studio. Dopo le mobilitazioni dell’autunno e dopo le assemblee straordinarie, co-gestioni ed autogestioni, per domani, sabato 14 gennaio, il Collettivo Studentesco di Pescara ha promosso una nuova manifestazione. L’appuntamento è in piazza Salotto, alle 15.30. L’evento precede di cinque giorni il primo incontro del tavolo di lavoro ottenuto con la Regione, che ci sarà il 19 gennaio. “Saremo nuovamente in piazza per ribadire a gran voce le nostre rivendicazioni, per protestare contro un bilancio non scritto in nostro nome”, dicono i promotori.
Il Collettivo critica il bilancio della Regione Abruzzo, sottolineando come siano stati tagliati fondi in materia di diritto allo studio.
“Il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso – dicono gli studenti – ha dichiarato che il 2017 sarà un anno decisivo per le grandi infrastrutture. Una regione, dunque, che si continua a focalizzare solo sulle grandi opere, tagliando, come confermato dal bilancio del 2017, fondi su un diritto fondamentale nella nostra società, il diritto allo studio. Un bilancio che non è stato fatto in nostro nome e il cui vincolo è stato dichiarato illegittimo dalla corte costituzionale, con la sentenza 275/2016, in quanto la giustificazione dell’assenza di fondi non è accettabile per il diritto allo studio, poiché i fondi a disposizione devono essere messi a disposizione per garantire innanzitutto i diritti fondamentali, e quelli rimanenti per altre spese non vincolate dalla Costituzione”.
Il Collettivo studentesco torna poi a ribadire le priorità:
“Aggiornare la legge regionale sul diritto allo studio, ferma al 1978; istituire un vero e proprio Welfare Studentesco ed un Reddito di Formazione per abbattere i costi della cultura; far stanziare maggiori fondi al Diritto allo Studio, per abbattere l’abbandono scolastico; alle Politiche Sociali, per garantire i diritti ai cittadini; ed alle Politiche Giovanili, per incrementare l’apertura di luoghi di aggregazione come faremo a Pescara con “Lo sPaz”; istituire le Corse Notturne per un vero diritto allo mobilità; richiedere maggiori azioni politiche per i giovani e per il lavoro, valorizzando l’istruzione e l’occupazione per dare ai giovani abruzzesi le stesse possibilità che sono costretti oggi a trovare fuori regione e fuori nazione; tutelare e valorizzare il territorio della Regione, attraverso opere sostenibili e con impatto ambientale zero”.