Gli studenti contro la Regione: “Tagliano fondi per istruzione e diritto allo studio”
PESCARA, 22 dicembre – Gli studenti abruzzesi fanno le pulci al bilancio regionale e i giudizi non sono certo teneri. Perchè nella nota che hanno diffuso i ragazzi sembrano avere una risposta per ogni domanda. Punto di partenza, naturalmente aumenti e tagli nei diversi settori, quindi le ragioni delle scelte.
Primi dati messi in rilievo dagli studenti: si aumenta di circa un milione e mezzo la spesa per i sistemi informativi, si aumenta inoltre di 5,1 milioni la spesa degli organi istituzionali e si spendono 7 milioni di euro per la Giunta.
Poi ci sono i tagli: via 13,6 milioni da istruzione e diritto allo studio, perché l’ignoranza è forza; via 6,9 milioni dalle politiche giovanili, perchè alla fine tra i giovani pochi votano; e già che ci siamo, togliamo anche 13,4 milioni agli investimenti per i diritti sociali.
“Non stiamo parlando di tagli ad investimenti superflui – si legge in una nota sottoscritta da Collettivo Studentesco Pescara, Unione Degli Studenti L’Aquila, Collettivo Studentesco Sulmona, Collettivo Studentesco Lanciano, Unione Degli Studenti Abruzzo – ma ad investimenti fondamentali per garantire un futuro a questa Regione e dignità ai suoi abitanti. Vedendo quel bilancio ci si chiede quali siano gli obiettivi per il domani dell’Abruzzo. La classe politica dirigente si sta dimostrando incapace, come avviene nel resto d’Italia, di ripartire dal basso, dai cittadini”.
Gli studenti, nella loro vertenza, ripartono però da un dato nuovo, dalla sentenza della Corte Costituzionale La sentenza 275/2016 della Corte di Cassazione ha dichiarato l’illegittimità del vincolo di bilancio previsto nella legge regionale per il diritto allo studio della Regione Abruzzo, nella parte in cui non garantisce, prima di ogni cosa i diritti essenziali.
Nel caso specifico si trattava del trasporto dei disabili ma, rilevano i ragazzi, anche quello allo studio è un diritto fondamentale.
“La sentenza è chiara, la lotta studentesca riparte da qui, per riprenderci i diritti che ci sono stati tolti in maniera illegittima. – conclude Saverio Gileno, Coordinatore del Collettivo Studentesco Pescara – Il 19 gennaio, al primo incontro del tavolo di lavoro per aggiornare la legge regionale sul diritto allo studio, arriveremo determinati e forti di un autunno che ha visto migliaia e migliaia di studenti mobilitarsi e di questa sentenza della Corte costituzionale”.