Hotel Rigopiano, addio a Roberto Del Rosso e al suo sogno in alta quota. Il fratello: “Cocciuto e folle”
PESCARA, 28 gennaio – Pescara ha reso l’ultimo saluto a Roberto Del Rosso, il proprietario dell’Hotel Rigopiano di Farindola, tra le 29 vittime della valanga che ha travolto l’albergo il 18 gennaio scorso. Oggi pomeriggio centinaia di persone hanno gremito la chiesa di San Cetteo. In prima fila la moglie Emira, i due figli di 8 e 15 anni, i familiari e gli amici più cari.
Tanti i volti noti, tra i quali il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, il suo vice Enzo Del Vecchio, il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, il deputato Gianni Melilla e altri politici come Nazario Pagano, Guerino Testa, Antonio Blasioli e molti altri. Presente, al gran completo, anche squadra di calcio Cantera Adriatica di Pescara, nella quale milita uno dei due figli di Del Rosso.
“Abbiamo vissuto giorni veramente drammatici, ogni volta abbiamo sperato che qualcuno fosse vivo e pensavamo che ce l’avesse fatta anche Roberto, ma così non è stato – ha detto il sacerdote che ha officiato il rito funebre nel corso dell’omelia -. Non ci aspettavamo questo dramma intorno a noi, non pensavamo che Roberto ci potesse lasciare in questo modo così terribile, inaspettato, folgorante”.
Sull’altare i gonfaloni dei Comuni di Pescara e Farindola. Amici, familiari ed esponenti di associazioni come Avis e La Tribù di Farindola, nel corso della cerimonia hanno rivolto un pensiero a Del Rosso.
Il fratello del defunto, Pasqualino Del Rosso ha detto:
“Eri un uomo irrequieto, cocciuto, folle. Un uomo capace e spericolato. Uomo, amico, fratello, riposa in pace”.
Questo invece l’intervento del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta:
“Grazie per tutto quello che hai fatto per Farindola, per averci fatto sognare e per aver realizzato un paradiso di cui tutti a Farindola erano partecipi”.
Un’amica la ricordato con queste parole:
“Hai sempre amato Rigopiano e quell’hotel è stato il tuo modo per far conoscere le bellezze della tua terra. Hai offerto delle opportunità a tante persone e pensare che quel luogo incantato sia scomparso sotto un cumulo di macerie sembra impossibile. Forse adesso sei lì, a Rigopiano, dove volevi essere, ma a noi mancherai tantissimo”.
Un esponente della Pescara Calcio ha letto un messaggio del presidente Daniele Sebastiani:
“Caro Roberto, ricordo ancora quella volta che ci incontrammo. Mi hai conquistato con il tuo entusiasmo e la tua schiettezza. Quando mi parlasti del tuo progetto, qualcosa a livello empatico mi diceva che ce l’avresti fatta e io ho fatto sempre il tifo per te, come tu hai sempre fatto il tifo per il Pescara. Tutti i miei ragazzi, dall’allenatore al magazziniere, hanno apprezzato l’invito che ci hai rivolto lo scorso 24 ottobre e negli ultimi giorni tutti noi abbiamo sperato fino all’ultimo di poterti riabbracciare. Prego per i tuoi due figli, affinché possano realizzare il loro sogno, come tu hai realizzato il tuo”.
Presenti anche i ragazzi degli scout. “Perchè anche Roberto è stato scout nella chiesa di San Cetteo – ha detto il sacerdote -. Adesso sarà in cammino verso i monti del cielo, dove non ci sono slavine”.
Al termine del funerale, un lungo applauso ha salutato l’uscita della bara.