Hotel Rigopiano, altri nove corpi recuperati. Il numero dei dispersi scende a due / DIRETTA
PESCARA, 25 gennaio – Tre corpi sono stati recuperati nella notte scorsa. altri tre sono stati estratti in mattinata, uno nel pomeriggio e due in serata. Da ieri le macerie dell’hotel Rigopiano restituiscono solo cadaveri. Il numero dei dispersi scende a due.
AGGIORNAMENTO DELLE 21 – TUTTI I CORPI RECUPERATI ARRIVATI IN OSPEDALE
Sono arrivate in ospedale anche le ultime salme recuperate: si procede con le operazioni di identificazione e con la successiva fase di comunicazione ai parenti e riconoscimento da parte dei familiari. Restano da portare in superficie gli ultimi quattro dispersi.
AGGIORNAMENTO DELLE 17 – ESTRATTO UN CADAVERE DI DONNA
Nel pomeriggio i Vigili del Fuoco hanno estratto un altro corpo di donna, è la venticinquesima vittima della valanga.
I cadaveri di due donne e di un uomo erano stati portati in superficie ieri notte dai Vigili del Fuoco e in giornata saranno portati all’ospedale di Pescara per le procedure medico legali e di identificazione. Lo stesso accadrà per i corpi di un uomo e di due donne recuperati questa mattina e per l’ultimo appena estratto.
Sale dunque a venticinque il numero delle vittime, mentre quattro persone sono ancora disperse.
Quindici i corpi attualmente all’obitorio dell’ospedale di Pescara. A questi si aggiungono le cinque salme già restituite alle famiglie, per un totale di 20. I corpi recuperati nelle ultime ore o in corso di recupero dovrebbero arrivare in giornata in obitorio. Sono in corso gli accertamenti medico legali e le procedure di identificazione; poi la delicata fase della comunicazione ai familiari e del riconoscimento.
Ecco l’elenco completo delle vittime identificate: Alessandro Giancaterino, Gabriele D’Angelo, Sebastiano Di Carlo, Nadia Acconciamessa, Barbara Nobilio, Piero Di Pietro, Linda Salzetta, Stefano Feniello, Roberto Del Rosso, Paola Tommasini, Marco Vanarielli, Alessandro Riccetti.
LA RABBIA DEL PAPA’ DI FENIELLO ESPLODE IN OSPEDALE
Nell’atrio dell’ospedale di Pescara, stamani, è esplosa tutta la rabbia di Alessio Feniello, padre di Stefano. “E’ una settimana che sono qui in ospedale”, ha urlato l’uomo, che è stato accompagnato dalle forze dell’ordine e dal personale sanitario in un’altra stanza, dove è proseguito il suo sfogo. Il nome di Stefano, venerdì pomeriggio, era stato erroneamente inserito in una lista, comunicata dalle autorità ai familiari, relativa a cinque persone vive che sarebbero dovute arrivare a breve in ospedale. Ma Stefano non è mai arrivato vivo. Ieri in ospedale è arrivato il suo corpo, con la conferma della morte dopo il riconoscimento ufficiale.
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