Hotel Rigopiano, assolto Alessio Feniello: violò sigilli per portare fiori sulla “tomba” del figlio
PESCARA, 4 marzo – Assolto Alessio Feniello, padre di una delle 29 vittime, finito sotto processo per essersi introdotto, il 21 maggio 2018, all’interno dell’area dell’Hotel Rigopiano sottoposta a sequestro, al fine di portare dei fiori sulla “tomba” del figlio.
Il giudice Valente ha deciso di assolverlo riconoscendo la tenuità del fatto e, quindi, la non punibilità di un gesto che, in effetti, non può essere considerato offensivo. Annullata anche la multa di 4.550 euro che gli era stata comminata. Secondo Camillo Graziano, legale della famiglia Feniello, è stato dimostrato che “Feniello e la moglie erano andati lì per portare dei fiori sulla tomba del figlio. Abbiamo dimostrato che avevano deciso di andare lì per quanto accaduto un mese prima, in occasione della Pasquetta, quando diverse persone erano entrate nell’area per fare picnic, partite di calcio, foto ricordo e addirittura per asportare macerie come souvenir. Questi gesti, ritenuti dalla famiglia Feniello come profanazione di un luogo sacro, necessitavano secondo loro di essere cancellati, e da qui la decisione di portare dei fiori”.
Bloccati dai carabinieri all’entrata, dopo aver discusso, erano stati fatti entrare, ma ne era seguita una segnalazione alla Procura che aveva deciso di archiviare la posizione della moglie e di procedere nei confronti di Feniello.