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Hotel Rigopiano, chiesto sequestro stipendio di un imputato: intestò casa a moglie 33 giorni dopo valanga

Hotel Rigopiano, chiesto sequestro stipendio di un imputato: intestò casa a moglie 33 giorni dopo valanga

PESCARA, 11 dicembre – Chiesto il sequestro conservativo di un quinto dello stipendio a carico dell’imputato Paolo D’Incecco e conferito l’incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche autorizzate dal giudice. E’ quanto avvenuto questa mattina, davanti al gup del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, nella nuova udienza del procedimento sul disastro dell’Hotel Rigopiano.

L’avvocato Romolo Reboa, che assiste alcune delle parti civili, in aula ha dunque chiesto il sequestro conservativo di un quinto dello stipendio a carico dell’imputato Paolo D’incecco, ex dirigente del settore Viabilità della Provincia di Pescara e attuale dirigente della Regione. Il giudice nelle settimane passate, su richiesta dello stesso Reboa, aveva autorizzato il sequestro conservativo dell’immobile nel quale D’Incecco vive. Tuttavia il legale di parte civile ha appurato che la proprietà dello stesso immobile, 33 giorni dopo la tragedia, era stata trasferita gratuitamente da D’Incecco alla moglie. Da qui l’istanza per intervenire sullo stipendio.

Il gup ha inoltre proceduto ad affidare l’incarico al perito Caterina Del Zingaro per la trascrizione di una parte delle intercettazioni telefoniche, ossia quelle che riguardano il filone del depistaggio. Il consulente tecnico avrà 60 giorni di tempo per il deposito delle trascrizioni. Si torna in aula il prossimo 5 marzo, quando potrebbero essere formalizzate le richieste di riti alternativi.

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