LORETO APRUTINO, 29 gennaio – Nel giorno dei funerali dei genitori, Federica Di Pietro, figlia di Piero Di Pietro e Barbara Nobilio, morti sotto le macerie dell’hotel Rigopiano di Farindola nella valanga del 18 gennaio, punta il dito contro la classe politica locale.

La ragazza ha portato con sé, al Palatenda di Loreto Aprutino, dove sono state celebrate le esequie, la tesi di laurea discussa venerdì scorso alla Sapienza di Roma:

“Quando ero nel Cda dell’Università, anche la notte rispondevo agli studenti ed ero sempre a disposizione perché sentivo la responsabilità di occupare quel posto – dice Federica Di Pietro – Oggi spesso chi fa politica pensa spesso solo alla poltrona, mentre la politica è lavoro”.

In particolare, la figlia delle due vittime di Loreto si sofferma sul mancato arrivo dei mezzi per liberare la strada dalla neve:

“A Rigopiano hanno aspettato questa turbina per pulire la strada per tutto il giorno, fin dalla mattina. Mio padre aveva parlato per l’ultima volta con mia sorella, tranquillizzandoci e dicendo che sarebbero tornati. Però poi in realtà a Rigopiano non è arrivato nessuno a liberare la strada per farli ripartire”.