Hotel Rigopiano, quasi tutte le vittime morte velocemente. Si attendono le relazioni dei periti
PESCARA, 31 gennaio – I risultati degli esami autoptici compiuti sui corpi delle 29 vittime dell’Hotel Rigopiano serviranno innanzitutto a fornire risposte sulla dinamica dei decessi, ma anche a chiarire quanto hanno inciso concretamente i ritardi nei soccorsi sulla morte degli ospiti dell’albergo. La maggior parte delle vittime sarebbe morta velocemente, ma le indiscrezioni filtrate fino a questo momento risultano in parte contrastanti. Potrebbero occorrere ancora diversi giorni prima che tutte le relazioni arrivino sulla scrivania dei pm Cristina Tedeschini e Andrea Papalia, che hanno aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo plurimo.
Secondo quanto si è appreso da ambienti giudiziari, quasi tutte le vittime sarebbero morte sul colpo e anche chi non è morto immediatamente non sarebbe sopravvissuto alla valanga per molto tempo. Molti corpi, sulla base di quanto riferito anche dai soccorritori, sono stati rinvenuti con danni evidenti: sarebbero stati dunque colpiti e trascinati, dalla valanga e dai detriti, in modo particolarmente violento e tale da provocarne il decesso immediato. In alcuni casi, invece, traumi, asfissia e schiacciamento avrebbero prima tramortito le vittime, facendo perdere loro conoscenza, e poi ucciso rapidamente i malcapitati.
Tra le 29 vittime, però, figurano anche Gabriele D’Angelo e Alessandro Giancaterino, cameriere e maitre dell’hotel, che secondo il medico legale di parte, Domenico Angelucci, sarebbero morti per assideramento come prima e principale causa di decesso. Se le relazioni dei medici legali dovessero confermare questa lettura, sarà importante capire anche quanto avrebbero potuto resistere le due vittime prima di morire per ipotermia.
Ci sono 60 giorni di tempo per la consegna delle relazioni sulle autopsie e i periti potrebbero anche decidere di prolungare il proprio lavoro oltre i tempi stabiliti, sia alla luce dell’importanza del caso sia per via della difficoltà delle operazioni, visto lo stato in cui sono stati rinvenuti diversi corpi.
Le indagini nel frattempo vanno avanti su altri fronti, a partire dalla ricostruzione del quadro normativo, delle responsabilità e della filiera di comando. In queste ore gli inquirenti stanno ascoltando diversi dirigenti pubblici e altre persone informate dei fatti.