Hotel Rigopiano: dieci persone vive, salvi tutti i bambini / VIDEO-FOTO
PESCARA, 20 gennaio – Altre cinque persone individuate vive dopo le otto salvate questa mattina, la notizia è ancora in attesa di conferma ma lascia spazio a un nuovo ottimismo. Intanto proseguono i viaggi degli elicotteri per portare negli ospedali le persone recuperate dalle macerie dell’hotel Rigopiano. I quattro bambini sono tutti salvi.
E’ un fatto che lascia ben sperare e che sta imprimendo un’ulteriore accelerazione ai soccorsi. Primo contatto alle 11 e poi i Vigili del Fuoco sono riusciti a parlare più volte con loro prima di riuscire a portarle fuori dalle macerie. Le sei persone si erano rifugiate sotto il solaio della cucina, riuscendo così a evitare il contatto con la neve.
Sono quindi anche riusciti a trovare da mangiare e a scaldarsi accendendo un piccolo fuoco. Anche il fumo ha portato i soccorritori fino a loro.
“La loro gioia era incredibile, hanno detto tutto i loro visi, sembravano rinati” ha detto un soccorritore.
Le otto persone, tra cui almeno due donne e due bambini, sono già state caricate sugli elicotteri e verranno trasportati all’aeroporto e poi con l’ambulanza in ospedale. Le équipe mediche sono già state allertate, i feriti passeranno prima per il Pronto soccorso e poi saranno ricoverati in Rianimazione. Non si conoscono ancora le loro condizioni, ma dovrebbero essere buone.
Il nome del primo bambino vivo è Edoardo Di Carlo, di 10 anni. In ospedale è arrivata la zia Simona Di Carlo, consigliera comunale di Pescara:
“E’ un miracolo, è una sensazione stupenda, bellissima, fatemi arrivare subito da lui. Dei genitori che erano con lui non so nulla, però presumo che essendo Edoardo vivo lo abbiano protetto e siano vivi anche loro”.
Poi è giunta la notizia che anche il papà di Edoardo Di Carlo, Sebastiano, e la madre, Nadia Acconciamessa, sono salvi.
In serata in salvo anche Giorga Galassi di Giulianova: la notizia è stata diffusa dalla madre sulla bacheca Facebook.
Salvi anche la moglie, Adriana, e il figlio, Gianfilippo, di Giampiero Parete, l’uomo che, uscito dall’albergo, è miracolosamente scampato alla valanga e ha dato l’allarme. Sono arrivati in ospedale e sono già stati visitati, sono in buone condizioni. Parete è stato informato ma non ha ancora riabbracciato moglie e figlio.
Il filmato di Gianfilippo e Adriana che escono dalle macerie dell’hotel tirati su dai Vigili del Fuoco è il primo messaggio di speranza che arriva da Rigopiano. Inizialmente sembrava che i Vigili del Fuoco avessero recuperato la bambina invece con la mamma c’era il figlio più grande. Ai soccorritori Adriana ha detto: “Mia figlia è nell’altra stanza, andate a prenderla”.
Identificate anche le due persone morte, sono Alessandro Giancaterino, cameriere e di un altro dipendente Gabriele D’Angelo.
In questa giornata arriva anche la notizia della prima acquisizione di atti da parte della Procura della Repubblica che ha aperto un’inchiesta per verificare se sull’accaduto ci sono responsabilità.
Intanto si scopre che una turbina della Provincia era rotta.
ECCO COME I SOCCORRITORI HANNO TROVATO I SUPERSTITI
Un buco profondo nella massa di neve, a monte dell’area piscina e Spa che è l’unica zona dell’albergo non sepolta completamente dalla valanga: uno scavo alto più di un uomo che scende in direzione di una piccola apertura, una sorta di tombino aperto nel ghiaccio.
E’ da questa apertura scavata nel gelo che i soccorritori hanno prima raggiunto e poi tirato fuori i superstiti della valanga che ha sepolto l’Hotel Rigopiano.
La “strada” è stata individuata non a caso, hanno spiegato i soccorritori, ma studiando le mappe dell’hotel e cercando di capire, anche in base alle indicazioni di chi conosceva bene il resort, dove sarebbero potuti essere riuniti il maggior numero di clienti e di personale. Una scelta “soggettiva” che si è aggiunta all’utilizzo dei cani da valanga e degli altri strumenti tecnologici di indagine.
Si lavora con estrema cautela per evitare che le travi dei solai, che hanno retto lo schianto della valanga, possano ora cedere.
In serata sono stati comunicati i nomi delle persone che i soccorritori erano in procinto di tirare fuori dalle macerie, ormai a notte fatta: oltre a Giorgia Galassi anche il suo fidanzato Vincenzo Forti, Francesca Bronzi di Montesilvano e il campano Stefano Feniello e Giampaolo Matrone, pasticcere di Roma.
All’arrivo dei bambini erano presenti le autorità tra cui il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e il Prefetto di Pescara Francesco Provolo, arrivati anche dopo la protesta dei familiari che hanno accusato le istituzioni per la mancanza di informazioni. Provolo uscendo ha ribadito la speranza:
“di trovare altri superstiti ” e a chi pone il problema del ritardo risponde: “Siamo qui a parlare di persone salvate, poi si vedrà se c’è qualcosa da correggere”.
E il tono è quello di chi vuole allontanare il discorso. Altre informazioni non dà, se non quello che tutti sanno:
“L’albergo non è più quello che conoscevate, è un’altra cosa, è tutto macerie” .