I Toto vogliono chiudere il traforo del Gran Sasso, politici e associazioni sul piede di guerra
L’AQUILA, 11 maggio – Dopo che Strada dei Parchi Spa ha confermato l’intenzione di chiudere il traforo del Gran Sasso, sull’A24, nel tratto tra Assergi e Colledara-San Gabriele, in entrambe le direzioni, a partire dalla mezzanotte del 19 maggio prossimo, la politica abruzzese è scesa sul piede di guerra contro la concessionaria delle autostrade A24 e A25.
La società ha motivato la scelta come una conseguenza dell’inchiesta aperta dalla Procura di Teramo sulle presunte responsabilità relative all’inquinamento delle falde acquifere del Gran Sasso. Secondo Strada dei Parchi, infatti, la decisione di chiudere il traforo è legata proprio alla necessità di scongiurare ulteriori situazioni che risultino pregiudizievoli, in sede penale, per la società e i suoi amministratori.
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha reagito con veemenza, parlando di “atto irresponsabile” e diffidando Strada dei Parchi. Roberto Tinari, presidente del Consiglio comunale, ha rincarato la dose, parlando di “fallimento del Governo e di Strada dei Parchi”.
Il Forum H2o, nell’esprimere sostegno alla diffida del sindaco, ha osservato che è “inconcepibile usare l’autostrada, un bene pubblico pagato a carissimo prezzo dai cittadini, per autodifesa da parte di un soggetto privato”.
La società del gruppo Toto, dunque, dopo essersi segnalata per avere innalzato le tariffe autostradali ai massimi livelli su scala nazionale, sembra determinata a regalare una nuova “perla” ai cittadini abruzzesi. E visto che nei giorni scorsi gli stessi Toto erano stati accostati ad Alitalia, appare lecito domandarsi se in caso contenziosi giudiziari sarebbero stati pronti a “chiudere” anche i cieli italiani. Per il momento, comunque, i passeggeri delle compagnie aeree possono stare tranquilli. A differenza degli automobilisti abruzzesi.