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“Il vaso rovesciato”, amore e speranza nel libro di Nino De Bonitatibus

“Il vaso rovesciato”, amore e speranza nel libro di Nino De Bonitatibus

SULMONA , 17 giugno – Claudia è lì che ascolta la voce dolce del padre, la sua storia di ragazzo e poi di uomo. Claudia è il filo d’amore al quale si riannoda una vita. “Il vaso rovesciato” è il libro che Nino De Bonitatibus presenterà a Sulmona mercoledì prossimo, 19 giugno, alle 18, nell’auditorium del Centro pastorale diocesano, in viale Roosevelt. Con l’autore saranno presenti Gianvincenzo D’Andrea, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Isal, che edita il volume, Fabio Di Iorio vicedirettore di Rai2, Andrea Delogu, scrittrice e conduttrice e il vescovo di Sulmona Michele Fusco.

Medico, con una profonda passione per la lettura e la scrittura, Nino De Bonitatibus si racconta con quella consapevolezza struggente che nasce da un forte viaggio interiore, senza sovrastrutture o pudori inutili. Claudia, malata ed eterna bambina, andando via non molti mesi dopo la madre Remola, ha portato con sè un pezzo di vita, non l’amore. Ed è in nome di quell’amore che ne “Il vaso rovesciato” proprio lei è protagonista silente, memoria e ascolto.

La pellicola si riavvolge fino all’infanzia, scorre attraverso l’adolescenza, la passione per il calcio, gli studi negli anni dei cambiamenti epocali come furono quelli intorno al ’68, si ferma dolcemente sull’incontro con la donna della sua vita, Remola, sulla nascita di una famiglia che sarà segnata dalla malattia della ragazza. Segnata da un bene totalizzante, capace di unire un uomo e una donna in un mondo che proprio intorno a Claudia cresce e si consolida, cementato da affetto e responsabilità. Una famiglia che non conosce la solitudine.

Ci sono spicchi di vita, raccontati attraverso una professione condotta con rigore e umanità e poi i giorni che passano attraverso grandi gioie e prove difficili, che lasciano cicatrici, ma non spezzano.

E’ nel saluto ai due pilastri di una vita, la moglie e la figlia, che la scrittura di Nino De Bonitatibus raggiunge una profondità tanto dolorosa da essere, paradossalmente, slancio per il futuro. L’intensità delle parole è radicata nelle emozioni, nei ricordi che sono punti fermi dai quali, di volta in volta, si fa un passo verso un giorno nuovo. Claudia è lì sempre, che accoglie la storia che infondo già sa, come Remola. Sono presenze delicate ancorate a un angolo del cuore: simbolo di una speranza capace di vincere i confini del tempo.

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