Impianti chiusi a Prati di Tivo, la protesta degli operatori corre sui social
TERAMO, 3 febbraio – Prima il maltempo, con oltre cinque metri di neve, strade impraticabili ed evacuazioni di intere frazioni. Poi le scosse di terremoto e adesso il rischio valanghe. Con il risultato che gli impianti sciiistici di Prati di Tivo restano chiusi per ordinanza del sindaco Michele Petraccia, tra gli strali degli operatori turistici che in questi giorni, insieme a tanti giovani, hanno lavorato per liberare le strade nella speranza di poter riaprire domani. Speranza vana, con la chiusura prolungata che rischierebbe di mettere in ginocchio una buona fetta dell’economia turistica della montagna teramana.
Una decisione assunta dopo aver riunito la commissione valanghe e sulla scorta degli ultimi bollettini Meteomont, che confermano un rischio 3 di valanghe su una scala di 5.
Un allarme eccessivo per gli operatori, che affidano la loro protesta ai social. A contestare la decisione lo stesso Antonio Riccioni della Siget, che dal suo profilo Fb accusa gli enti preposti di aver deciso “seduti su una poltrona fidandosi di finti rilevamenti , ignorando le relazioni di chi di mestiere si occupa di Valanghe persona di cui Prati di Tivo è dotata e di cui si ha una cultura difficilmente riscontrabile in questa splendida regione”.
Accuse rigettate dal sindaco Michele Petraccia, per il quale la decisione sarebbe stata assunta in via cautelativa per garantire la sicurezza di tutti.
“Questa mattina si è riunita la commissione valanghe – spiega Petraccia – e a fronte di una situazione di incertezza e di un bollettino Meteomont che dà ancora un rischio 3 di valanghe su una scala di 5 abbiamo deciso di aspettare ancora qualche giorno. Tra l’altro non si tratta di una nuova ordinanza ma della proroga dell’evacuazione totale dei Prati già in vigore dal 21”.
Il sindaco interviene poi anche sulle polemiche rilanciate in questi giorni, sempre sui social, da alcuni utenti sul presunto silenzio in merito alla slavina che il 18 gennaio aveva raggiunto il residence Prati di Tivo, dove al momento non c’era nessuno a parte il custode e la moglie che non hanno riportato danni.
“E’ stato subito comunicato alla Prefettura – ha detto il sindaco – e ne abbiamo parlato anche nelle interviste fatte in quei giorni. Sono polemiche sterili. Abbiamo fatto una prima stima dei danni ma ancora non ci sono le condizioni per avere un quadro completo”.
stava pulendo uscita garage