In casa nascondeva 40 chili di marjuana e 5 di eroina, un arresto a Montesilvano
CHIETI, 31 gennaio – Un vero e proprio laboratorio-deposito della droga quello messo in piedi da un 32enne incensurato di Pescara, M.M., arrestato dagli uomini della squadra mobile di Pescara e che adesso dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio con l’aggravante dell’ingente quantitativo. All’interno di un’abitazione di Montesilvano di cui il ragazzo aveva la piena disponibilità gli agenti hanno infatti rinvenuto e sequestrato 40 chilogrammi di marijuana, 5 chilogrammi di eroina e 132 grammi di cocaina oltre a una bilancia e diversi bilancini di precisione e ad una grossa pressa semi professionale utilizzata per la cocaina. Tutto per un valore sul mercato di almeno 500 mila euro.
Secondo quanto spiegato in conferenza stampa dal dirigente della Mobile di Chieti Francesco Costantini e dall’ispettore Licio D’Antuono, l’indagine sarebbe partita nell’ambito di più generali servizi di prevenzione della criminalità nel chietino, avviati dopo l’omicidio del 40enne Fausto Di Marco, ucciso lo scorso 9 ottobre con una fendente alla gola davanti ad un circolo privato di Chieti Scalo. Una vicenda che non ha nulla a che vedere con l’arresto del 32enne per droga ma che avrebbe rappresentato l’occasione per fare il punto della situazione sulla criminalità in provincia di Chieti.
“Abbiamo iniziato un’attività di prevenzione e soprattutto info investigativa che ci ha consentito di conoscere, oltre allo stato della criminalità, anche alcune notizie che poi sono state negli ultimi tempi debitamente sviluppate. Sviluppando una di queste – ha spiegato Costantini – siamo riusciti a focalizzare l’attenzione su un’autovettura che procedeva dalla nostra provincia in direzione Pescara, l’abbiamo seguita e al confine fra Montesilvano e Pescara abbiamo visto scendere un giovane e anche per il suo atteggiamento particolarmente nervoso abbiamo deciso di sottoporlo a perquisizione. Abbiano trovato una chiave che conduceva ad un appartamento nella sua disponibilità è abbiamo trovato quel grosso quantitativo di stupefacente”.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Pescara (titolare del fascicolo il pm Campochiaro), proseguono per individuare eventuali complici, visto l’ingente quantitativo di droga sequestrato, con l’arrestato attualmente detenuto proprio nel carcere del capoluogo adriatico.