Incendio in casa a Pescara, carabinieri si lanciano tra le fiamme e salvano anziano proprietario
PESCARA, 13 ottobre – Ha rischiato di morire tra le fiamme, a Pescara, l’anziano proprietario di una villetta situata in via Tiburtina, dove questa mattina è divampato un incendio. Solo l’intervento dei carabinieri di Pescara, che, nonostante il rogo, si sono catapultati all’interno dell’abitazione, ha consentito all’anziano di scampare ad una sorte che appariva ormai segnata.
Tutto è iniziato intorno alle 10.15, quando una pattuglia si è portata nei pressi di una villetta in via Tiburtina, dopo la segnalazione di un incendio. I militari, giunti sul posto, hanno subito notato un denso fumo nero sprigionarsi dall’interno dell’abitazione e un’anziana, all’esterno, in evidente stato di agitazione. La donna ha spiega ai carabinieri che si era appena verificato un incendio nella cucina al primo piano e che suo marito, di 91 anni, nel tentativo di domare le fiamme, è rimasto intrappolato.
I militari, a quel punto, senza pensarci due volte, sono corsi all’interno dell’abitazione e, una volta saliti al piano superiore, sono riusciti a scorgere, seppure a fatica, a causa della densa cortina di fumo, l’anziano proprietario che, in stato di semi incoscienza, si era rifugiato nell’angolo più lontano della stanza. Incuranti delle fiamme, che avevano iniziato ad inghiottire i mobili, la cappa di aspirazione e diverse suppellettili, i carabinieri sono riusciti a raggiungere l’uomo, a prenderlo di peso e a trascinarlo all’esterno dell’abitazione, traendolo in salvo.
Subito dopo, con dei secchi d’acqua, sono tornati in casa e ha spento l’incendio, evitando che si propagasse al resto dell’abitazione. Nel frattempo sono giunti sul posto anche un mezzo dei Vigili del Fuoco di Pescara e un’ambulanza del 118, che ha immediatamente prestato soccorso all’anziano. L’anziano, grazie al tempestivo intervento dei militari, non ha riportato ustioni o altri gravi conseguenze, ma solo un’intossicazione da inalazione di fumi.
Solo dopo aver spento il rogo, i due carabinieri si sono recati presso il Pronto Soccorso, accusando malessere generalizzato e qualche lieve dolore al petto ed alla gola. Visitati e sottoposti ad accertamenti, ai due militari sono stati riscontrati sintomi di “intossicazione da monossido di carbonio”, con prognosi di 10 giorni.
Sulla base dei successivi accertamenti è stata accertata la natura accidentale dell’incendio che potrebbe essersi sviluppato a seguito di un probabile corto circuito di una presa vicino ai fornelli del piano cottura. Accortosi del propagarsi delle prime fiamme, dal fumo che fuoriusciva dalla finestra, l’anziano proprietario ha provato a spegnerle gettandovi sopra un tappeto, che però ha preso immediatamente fuoco, alimentando ulteriormente la combustione già in atto.